CALENDARIO
ESCURSIONISTICO 2017
(clicca
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leggere le relazione dell'uscita)
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scrivete al nostro indirizzo e-mail
info@gem-mozzo.it
ATTENZIONE
NOVITA': LE USCITE SONO GENERALMENTE DI SABATO, CONTROLLARE LE
DATE
Giovedì 12 Gennaio: Assemblea ordinaria Soci e rinnovo
del Consiglio Direttivo
L'anno sociale si apre subito con un importante appuntamento istituzionale,
quale l'Assemblea Ordinaria dei Soci che in questa occasione assume
una valenza ancor più significativa.
Infatti oltre al confronto tra i Soci ed il Direttivo, in questa
occorrenza verrà eletto il nuovo Consiglio che una volta
insediato procederà alla definizione delle nuove cariche
sociali.
È un momento importantissimo per l'attività del
GEM.
Il Consiglio che verrà eletto, determinerà ogni
decisione sulle attività del Gruppo, i rapporti con gli
Enti, le Associazioni, per tutto il triennio 2017-2019.
Questo Consiglio avrà inoltre l'importantissimo compito
di portare il Gruppo Escursionistico Mozzo a tagliare il traguardo
dei trent'anni di attività (2019).
Una serata importante quindi, alla quale ogni Socio è invitato
a partecipare in modo attivo e responsabile.
Sabato
21 Gennaio: Sentiero naturalistico del Sebino (T)
Per gli amanti della natura e delle passeggiate a piedi, da qualche
tempo grazie alla Comunità Montana Alto Sebino sono stati
realizzati dei "sentieri verdi" sia sul territorio comunale
di Solto Collina che in quello dei comuni facenti parte della
Comunità montana.
Il sentiero NATURA DEL SEBINO (CM1) è quello che per estensione
(17 Km) si dirama per circa il 70% sul territorio di Solto di
conseguenza il più importante per chi passando da Solto,
decide di fare una passeggiata nel verde.
II territorio interessato dal percorso principale è quello
dei Comuni di Riva di Solto, Solto Collina e Fonteno, sui versanti
esposti a Sud-Est delle pendici del Monte Boario Monte Clemo,
del Monte Na e della Colma di S. Defendente che delimitano i dolci
declivi dell'Altipiano di Solto Collina.
II "SENTIERO NATURA DEL SEBINO", prende avvio dal parcheggio,
di un nuovo insediamento abitativo, in corrispondenza del ponte
sulla valle di S.Rocco nell'abitato di Riva di Solto (q. 200 m
slm.).
Un guado permette lo scavalcamento della valle, a prevalente regime
torrentizio, e l'innesto del percorso sull'antica mulattiera,
di origini romane, che sale verso l'abitato di Xino.
Per un lungo tratto, sino alla frazioncina di Zangolo (q. 332
m slm.), il sentiero corre alto sulla valle di S. Rocco, con scorci
sul Sebino, e sulla Corna dei Trenta Passi.
Giunti al gruppo di cascine che costituiscono la località
Zangolo, il sentiero si biforca.
Proseguendo verso destra ci si immette sull'anello che torna a
Riva di Solto, proseguendo verso sinistra si percorre il sentiero
di collegamento che porterà sino all'abitato di Xino.
Sabato
04 Febbraio: Torcole (m 1780) da Piazzatorre (E)
Uscita che auspichiamo ricca di neve per percorrere senza particolari
problemi con sci e ciaspole un percorso molto suggestivo caratterizzato
dal bellissimo bosco lungo il quale si snoda il tracciato.
La partenza è ubicata in località Piazzo, poco oltre
il palaghiaccio, nei pressi di una fontana ove si prende una strada
agro-silvo-pastorale che conduce alla nostra meta.
Percorso il primo tratto, interamente in fondo di calcestruzzo
che speriamo ben ricoperto di neve, si ignora la deviazione verso
destra e prendendo a sinistra si seguono i tornanti che iniziano
a guadagnare decisamente quota.
Proseguendo sulla strada si giunge in un tratto pianeggiante che
conduce all'attraversamento della valle Torcola.
Attraversata quest'ultima si continua a salire finché,
usciti dal bosco, si costeggia la parte bassa dei pascoli di Torcola
Vaga.
Superata la Baita Casera, alla nostra sinistra, si ritorna in
bosco per sbucare finalmente nei pressi del rifugio Gremelli,
ai piedi dell'omonima baita, all'arrivo degli impianti di risalita.
Per chi vuole proseguire, prendendo verso destra, oltre il rifugio,
sulla pista da sci, per un ultimo tratto di salita, si giunge
in cresta, al confine col Comune di Isola di Fondra.
Da qui, sulla destra il sentiero ci porta in in breve alla Torcola
Soliva, punto d'arrivo della nostra escursione.
Sabato
25 Febbraio: Monte Sodadura (m 2010) da Pizzino
(EE)
Panoramicissima cuspide che sovrasta i Piani di Artavaggio e la
Val Taleggio. A dispetto dell´altezza modesta è un
punto privilegiato per i panorami che spaziano a 360°.
Cima piramidale, il Monte Sodadura campeggia tra il Monte Aralalta,
la Cima di Piazzo e lo Zuccone dei Campelli.
Viene frequentemente salito dai Rifugi dei Piani di Artavaggio
(chiamati anche "Pian de la Questiun" a causa dei diversi
Comuni che se ne contendevano la proprietà ai tempi in
cui la piana di fatto, apparteneva al ducato di Milano e confinava
con la Serenissima) e un po' meno dalla Val Taleggio in quanto
itinerario abbastanza lungo, ma bello ed assai interessante per
i gruppi di case rustiche che si incontrano lungo il percorso.
L'itinerario proposto, consentirà una bella salita che
speriamo in ambiente ben innevato per la massima soddisfazione
di scialpinisti e ciaspolatori.
Sabato
18 marzo: Cima Comer (m 1280) e Eremo S. Valentino
(E) SOSTITUITA
CON LA VAL VEDRA
Il monte Comer fa parte dell'articolato comprensorio montano dell'entroterra
gardesano; è una cima, che per la sua collocazione, a balcone
sul lago, è di grande interesse panoramico.
Arrivati a Sasso di Gargnano si attraversano i caratteristici
vicoli del paese fino ad arrivare ad una fontana da cui dei cartelli
segnaletici indicano direzione Eremo San Valentino e Cima Comer
lungo il sentiero 31.
Dopo breve si entra nel bosco, il sentiero inizia a salire fino
ad arrivare ad un punto panoramico sul lago di Garda.
Proseguendo si giunge ad un bivio da cui è possibile proseguire
a sinistra su facile sentiero fino a Cima Comer oppure, a destra,
verso l'eremo di San Valentino e dall'eremo con sentiero attrezzato
fino a Cima Comer.
Seguendo a destra si giunge in pochi minuti ad una porta di legno
che indica l'ingresso all'eremo di San Valentino: da non perdere
la visita all'interno della chiesa.
La fatica della salita è appagata dalla splendida vista
del lago e del monte Baldo e dal silenzio che rende questo posto
unico.
Subito dopo inizia l'erto sentiero attrezzato che conduce verso
Dito e Cima Comer.
Il cordino metallico aiuta la salita e dopo pochi tornanti si
giunge ad un nuovo punto panoramico chiamato Pulpito.
Da qui si prosegue per la cima Comer che si raggiunge in circa
un'ora di rapida salita nel bosco.
Si arriva prima ad un osservatorio panoramico sul lago di Garda
e poi alla croce posta sulla sommità della cima.
Il ritorno avviene per il primo tratto sullo stesso sentiero preso
per raggiungere la cima; entrati nel bosco si segue poi indicazione
per il rifugo degli Alpini di Gargnano dal quale poi in circa
un'ora si raggiunge il paese Sasso.
Sabato
22 Aprile: Monte Madonnino (m 2502) da Valgoglio
(E)
Il Monte Madonnino è una montagna situata lungo lo spartiacque
che divide la Val Brembana dalla Val Seriana, a cavallo tra i
comuni di Carona e Valgoglio.
Viene frequentemente salita dalla Val Brembana dopo aver raggiunto
il Rifugio Calvi e successivamente il Passo Portula.
La nostra proposta invece, ci vedrà iniziare l'escursione
dalla zona nord-est del paese di Valgoglio lungo un tracciato
ben segnato.
Seguiremo inizialmente le condotte d'acqua fino a giungere in
vista della diga del Lago Sucotto, quindi proseguiremo in direzione
nord, fino alla diga che costeggeremo fino a raggiungere la baita
del Lago Cernello.
Da qui un sentiero sale lungo la conca che contiene i laghi Cernello
e Sucotto fino a raggiungere la cresta sul lato nord-est per poi
salire zig zag fino in vetta.
La zona è molto bella e suggestiva, soprattutto per la
presenza dei laghi che oltre a rivestire notevole importanza dal
punto di vista della produzione di energia elettrica e per tale
motivo sono frutto dell'intervento dell'uomo, mantengono comunque
un grande fascino e bellezza, tanto da essere delle vere perle
orobiche.
Considerando il periodo, l'escursione sarà molto condizionata
dalla presenza e dalla quantità della neve che costituirà
comunque un altro elemento di bellezza per questo meraviglioso
angolo delle Orobie.
Domenica
28 Maggio: Anello di Colonnata (Colonnata - Cima d'Uomo
- Case Vergheto - Colonnata) + Mare (E + Turisti)
Dopo la bella esperienza dello scorso anno con la salita al Monte
Brugiana al cospetto delle Alpi Apuane, riproponiamo anche per
quest'anno un'escursione in quest'area con la salita alla Cima
d'Uomo, montagna di poco inferiore ai mille metri di quota sopra
il borgo di Colonnata (Comune di Carrara).
Colonnata è universalmente nota per essere la capitale
Toscana del lardo, è anche un piccolo borgo simpatico arroccato
tra ravaneti e montagne squarciate dalle cave e biancheggianti
come fossero sempre innevate.
Il percorso che proponiamo è impegnativo per il primo tratto
fino alla Cima d'Uomo per poi diventare una tranquilla escursione
tra maestosi castagni.
Il sentiero ha origine dalla piazzetta di Colonnata (volendo ci
si può far fare un panino con lardo dalla salumeria della
piazza) e sale lungo il sentiero n. 48 (una curiosità:
i sentieri delle Apuane dall'1 al 99 sono sentieri di destinazione
mentre quelli a tre cifre sono di collegamento da sentiero e sentiero).
Come spesso nelle Apuane, il sentiero parte subito in salita e
in certi momenti il tracciato si dimostra abbastanza erto salendo
così in maniera veloce fino a raggiungere la Cima d'Uomo
a 968 metri di quota da cui tuttavia si ha una stupenda visone
delle vette circostanti.
La sommità non ha particolari segni di riferimento eccetto
una scritta su una roccia: è sufficientemente ampia ed
erbosa e consente una buona visuale sul mare e le montagne circostanti.
Non finisce di stupire come vette delle Alpi Apuane, seppur modeste
nella quota, riescano ad offrire panorami così belli ed
affascinanti.
Dalla vetta, scenderemo fino a raggiungere una valletta detta
"la foce" (per Foce nell'appennino s'intende passo,
gola, sella) dove si trova comunque anche una sorgente.
Da qui in avanti si camminerà sull'altro versante quello
di sinistra della valle vedendo sulla destra la Cima d'Uomo: il
sentiero diventa agevole e largo, ombreggiato da castagni ed è
piacevolissimo.
Si sale quindi leggermente per raggiungere "Case Vergheto"
da dove, seguendo il sentiero n. 38, si scende per comodo sentiero,
in alcuni punti carrareccia, fino a raggiunge Colonnata e completare
così l'anello.
Ovviamente, per chi desidera passare una giornata tranquilla,
l'opportunità per una bellissima giornata di mare in attesa
del rientro degli escursionisti.
Sabato
10 Giugno: Festa GEM Linzone (T)
L'incontro sul Linzone, è l'appuntamento fisso di inizio
giugno che non può mancare nella programmazione delle attività
del Gruppo che ci vede raccolti in questa occasione attorno alla
grande Croce di vetta posta negli anni 60 ad opera dell'allora
Gruppo Alpinistico Crocette.
Giovani e meno giovani, amici nuovi ed abituali, tutti percorreranno
i numerosi sentieri che portano alla cima: i più allenati
arriveranno dal paese sottostante, chi vorrà camminare
meno potrà partire da Valcava. Altri raggiungeranno la
vetta a "bordo" di fiammanti mountan bike, amici sconosciuti
saluteranno dall'alto, sospesi nell'aria con il loro parapendio.
Ognuno a modo proprio, ma tutti ci ritroveremo in un contesto
naturale splendido, su questa ampia cima che da un lato si affaccia
sulla pianura e dall'altro lascia scoprire le prime creste e le
prime vallate delle nostre splendide Orobie.
Sabato
17 Giugno: Pizzo Corzene (m 2169) dal Passo della Presolana
(EE)
Un balcone sulla Presolana: così si potrebbe definire in
breve il Pizzo Corzene.
La Presolana, montagna per eccellenza dei bergamaschi dall'impressionante
struttura dolomitica, non offre ascensioni semplici che siano
alla portata dei normali escursionisti; in compenso sono parecchie
le cime circostanti che permettono una visione ravvicinata delle
sue grandiose pareti.
Il Pizzo Corzene è tra esse la più privilegiata
innalzandosi proprio di fronte all'impressionante muraglia che
la Presolana rivolge a meridione.
L'ascensione al Pizzo Corzene, appare tutto sommato non difficile
sino al Passo di Pozzera; solamente il breve tratto sommitale
richiede piede fermo e assenza di vertigini in quanto si articola
lungo un crinale particolarmente sottile e sinuoso sebbene breve.
Di grandissimo interesse appare la flora del settore in quanto
include un elevato numero d'entità endemiche rare ad areale
particolarmente ristretto.
Sabato/Domenica 15-16 Luglio: Becca di Nona
(m 3142) - Rifugio Arbolle (m 2507) da Pila (E - E)
ANNULLATA
La Becca di Nona (in francese, Pic de Nona)
(3.142 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Graie e domina
la città di Aosta di cui è la montagna simbolo assieme
al Monte Emilius.
L'accesso alla vetta, conquistata dall'ingegner Casalegno nel 1832,
non presenta difficoltà di rilievo (richiede comunque un
buon allenamento) e permette di avere una splendida visuale dall'alto
del capoluogo valdostano, sull'impressionante parete Nord dell'Emilius
e su tutti i rilievi dal Gran Paradiso al Monte Rosa, Monte Bianco
e Cervino compresi.
L'ascensione alla Becca di Nona normalmente inizia da Pila (1.814
m), eventualmente usufruendo per la prima parte della seggiovia
di Chamolé, che parte proprio da questa località.
Dal lago di Chamolé si prosegue sulla sinistra fino ad arrivare
al Col Replan (2439 metri) e poi scendere sul vallone di Comboé
(2150 metri). Si attraversa la conca pianeggiante e si risale per
pietraie il pendio dove è situata la diramazione per raggiungere
la vetta: a sinistra c'è la via diretta, mentre quella a
destra conduce lungo un tratto morenico, al grazioso bivacco Federico
Zullosalendo posto sul Colle Carrel, che è la depressione
tra la Becca e la cresta del Monte Emilius.
Dal colle, per ripido sentiero si raggiunge finalmente la panoramicissima
vetta.
L'escursione programmata in due giornate, ci permetterà di
pernottare presso il Rifugio Arbolle: Rifugio che il GEM ben conosce,
per essere stato il nostro punto d'appoggio nel 2005 in occasione
della bellissima salita al Monte Emilius.
Sabato
26 Agosto: Madonnina al Pietra Quadra
Raccoglie sempre molte adesioni questo appuntamento di fine agosto
che anche lo scorso anno, complice una bellissima giornata di
fine estate, ha visto incontrarsi nella valletta sottostante la
cresta del Pietra Quadra ove è collocata la statua della
Madonnina, decine e decine di persone.
Buona parte di queste, hanno onorato la Vergine raggiungendo con
non poca fatica l'aerea cresta della montagna, mentre tutte hanno
assistito alla celebrazione della Santa Messa officiata in questa
splendida cornice montana.
La tradizione poi, vuole che dopo lo spirito, anche il corpo goda
della festa e quindi ecco comparire dagli zaini (che sono sempre
piuttosto pesanti e ingombranti), file interminabili di cotechini,
bottiglie di vino, formaggi, torte, dolcetti, ecc., ecc.
Ma non è solo questione di cibo: il bello della festa è
quello di essere tutti insieme, in tanti a condividere le stesse
emozioni e sensazioni.
È un appuntamento organizzato in collaborazione con il
Gruppo Alpini di Mozzo e quello di Roncobello.
Sabato 02 Settembre: LA VIA DELL'ACQUA
- I LAGHI DI FURTSCHELLAS (m 2646) in Engadina -CH-
(E) ANNULLATA
I protagonisti di questo suggestivo percorso escursionistico sono
sei laghetti alpini, ognuno con le sue caratteristiche e la sua
differente componente mineraria che dona particolari proprietà
e colorazioni alle acque.
Sono i laghi Lejin Cristal, Lejin Magnetit, Lejin Malachit, Lejin
Rhodonit, Lejin S-chaglia e Lejin Epidot che prendono il nome
dal minerale che li contraddistingue e per scoprirli tutti, basta
percorrere questo spettacolare sentiero.
Fino a qualche anno fa questi laghetti non avevano nome; successivamente
un concorso tra gli abitanti della zona ha consentito di denominarli
in funzione del diverso minerale delle rocce circostanti, particolarità
che conferisce a sua volta colorazioni diverse alle loro acque.
Ai piedi della funivia di Sils Maria per il Corvatsch (mt 1799)
imbocchiamo il sentiero che porta alla stazione a monte di Furtschellas
(mt 2313).
Una volta lasciata la stazione a monte di Furtschellas, un percorso
ad anello su un dislivello di 333 metri ed in circa 2 ore mezza
di cammino ci svela tutti i segreti di queste sorprendenti acque.
Il primo laghetto in cui ci si imbatte è Lejin Cristal
con i suoi cristalli di colore verdastro causato dalla clorite.
Bisogna, invece, raggiungere i 2.646 metri per scoprire il lago
più ad alta quota, il Lejin Magnetit caratterizzato dalla
presenza di magnetite.
Il lago più grande è, invece, il Lejin Malachit
dai riflessi verdognoli conferiti dalla Malachite.
La tappa successiva è il Lejin Rhodonit, che presenta tracce
di Rodonite, la pietra di colore rosa.
È l'ardesia invece, a dare il nome al più piccolo
dei sei laghetti, il Lejin S-chaglia e si distingue per le differenti
colorazioni che può assumere, che spaziano dall'argenteo,
al ruggine al verdastro.
Al termine del percorso è il Lejin Epidot a presentarsi
agli escursionisti: prende il nome dall'Epidoto che assume ogni
tonalità del verde.
Una volta ritornati alla funivia di Furtschellas si prende a sinistra
per la val di Fex e in meno di 2 ore si giunge a Silz.
Sabato/Domenica
23-24 Settembre: Pizzo del Becco (m 2507) - Pizzo Farno (m 2506)
- Rifugio Laghi Gemelli (m
1968)
(EE - E - E)
Una due giorni di tutto rispetto in uno dei luoghi più
belli delle nostre Orobie e in un Rifugio storico, il "Gemelli"
tanto caro agli escursionisti bergamaschi, al cospetto di una
bellissima cima quel'è il Pizzo del Becco.
Anche la scelta di iniziare la nostra escursione dalle Baite di
Mezzeno vuole sottolineare la volontà di trascorrere due
giorni immersi nelle montagne e circondati da splendidi panorami
che già la salita ci regalerà prima di divallare
nella splendida conca chiusa dalla mole del Pizzo del Becco e
che racchiude i suggestivi Laghi Gemelli.
Sarà un'escursione a tutto campo, dove ci si potrà
accontentare di raggiungere semplicemente il Rifugio o impegnarsi
anche nella suggestiva salita al Pizzo Farno o ancora, completare
la proposta con la più impegnativa e tecnica salita al
Pizzo del Becco, cima dalla quale il panorama è superbo.
Ma anche per chi decide una soluzione più tranquilla, raggiungere
il Rifugio è sempre motivo di soddisfazione e l'en plein
potrebbe essere rappresentato, con un piccolo sforzo con il poco
distante Lago Colombo, altra perla orobica.
Sabato
07 Ottobre: Pizzo delle Segade (m 2173) da Averara/Caprile
(E)
La lunga cresta che si sviluppa dal Passo di San Marco verso est,
raggiunge dapprima l'elevazione del Pizzo delle Segade, cima dalla
quale si gode uno stupendo panorama, per poi scendere alla Bocchetta
d'Orta e con andamento nord raggiungere la Cima del Monte Azzarini
o Monte Fioraro.
Si parte da Valmoresca (frazione di Averara) Caprile Basso, lungo
il sentiero 110 per raggiunge la diga di Alta Mora.
Si costeggia il bacino alla sua sinistra e salendo per la strada
carrozzabile si giunge alle baite Ancogno, fino ad incrociare
la famosa strada Priula (passando dal vecchio rifugio Cà
San Marco) percorrendola fino all'omonimo passo, dal quale si
raggiunge la base del Segade.
Al ritorno si ridiscende alla baita Ancogno e passando per il
dosso Gambetta si prosegue per alpe Cantedoldo, localita' Grasselli,
fino a Valmoresca.
Domenica
22 Ottobre: 28° Trofeo Masnada
Siamo giunti alla 28a edizione dell'appuntamento autunnale che
ci permette di scoprire e riscoprire percorsi di grande suggestione
in una cornice di colori propria della stagione.
L'apprezzamento avuto dai concorrenti in merito alla scelta dei
percorsi, rappresenta un grande motivo di soddisfazione per l'organizzazione,
che centra l'obiettivo di poter con l'occasione della gara, far
apprezzare angoli del nostro territorio poco frequentati o considerati,
mentre invece sono pieni di fascino e di sorprese.
La marcia di regolarità a coppie che caratterizza la manifestazione
è una simpatica occasione di ritrovo per camminare insieme,
per divertirsi insieme e perché no, per provare ad avvicinarsi
al tempo reale di percorrenza del tragitto, lungo il quale è
necessario adottare andature diverse.
Questo non scoraggia nessuno e le sorprese sono certamente assicurate
nel momento della proclamazione della coppia vincitrice.
Sabato 4 Novembre:
Monte Misma (m 1160) da Pradalunga (T)
Il Monte Misma è una montagna delle Alpi alta 1.160 m.
ed è situato a cavallo tra la Valle Seriana e Val Cavallina:
è una delle prime asperità delle Prealpi Bergamasche
ed è visibile da gran parte della pianura centrale lombarda.
Nel XIX secolo, il Misma era molto conosciuto per le attività
estrattive di pietre coti utilizzate per affilare lame, armi ed
arnesi, vennero impiegate fin dai tempi degli antichi Romani e
cemento.
Tutt'oggi è possibile ritrovare, nella località
detta valle dei prigionieri a monte del santuario della Forcella,
enormi ammassi di "roère", ovvero gli scarti
delle lavorazioni di tali pietre, opera cominciata appunto dai
prigionieri di 2000 anni fa e terminata nel secolo scorso quando
le pietre coti caddero in disuso, e con esse anche la loro lavorazione.
Altri segni della presenza dell'uomo sono le cascine ed i santuari,
tra cui la chiesa di Santa Maria del Misma dell' XI/XII secolo
considerata una delle chiese più antiche della diocesi.
È doveroso citare anche il Santuario della Forcella, costruito
nel XVII secolo a seguito della peste di manzoniana memoria.
Il territorio comprende un ricco ecosistema in cui sono presenti
castagni e funghi, ma anche di animali quali volpi rosse, faine,
tassi, ghiri, ricci, moscardini e cinghiali; dal 1983 è
presente una riserva gestita dal WWF, denominata Riserva Regionale
Valpredina, per il mantenimento ed il ripopolamento faunistico.
Tra i vari itinerari, merita menzione il sentiero dei luoghi in
cui visse la Beata Pierina Morosini (in località Fiobbio
di Albino) che hanno permesso a questi luoghi di ritornare ad
essere meta di escursioni sia a piedi che in mountain bike.
Presso la chiesa di Santa Maria del Misma, festeggeremo la conclusione
dell'attività escursionista del 2017 con un organizzatissimo
"pranzo al sacco" e dell'ottimo vin brulè.
Domenica 26 Novembre: S. Messa - Pranzo Sociale
Con questo appuntamento si concluderà l'anno sociale 2017
con la speranza che le nostre proposte possano aver trovato l'apprezzamento
di tutti.
Come da tradizione, la giornata inizierà con la Messa di
ringraziamento presso la Chiesa Parrocchiale e continuerà
con il pranzo sociale a cui potranno partecipare tutti i Soci
e simpatizzanti del Gruppo che desidereranno condividere una particolare
giornata di festa, in un'atmosfera di serenità, cordialità
e di allegria.