CALENDARIO
ESCURSIONISTICO 2016
(clicca sulla
scritta blu per leggere le relazione dell'uscita)
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scrivete al nostro indirizzo e-mail
info@gem-mozzo.it
17
Gennaio: Sentiero del Viandante da Abbadia Lariana a Lierna
(E)
Iniziamo l'anno andando alla riscoperta della celebre via commerciale
che costeggia tutta la sponda del lago attraversando i principali
centri della riviera, da Abbadia a Colico passando per Mandello
e Varenna. Il "Sentiero del Viandante" rappresenta un'occasione
unica per scoprire le bellezze artistiche e naturali delle località
che punteggiano la costa da Lecco verso nord. Si tratta di un'antica
via di passaggio dal Milanese alla Svizzera che testimonia il
ruolo del territorio lariano nei traffici commerciali. Il sentiero
sale da Abbadia Lariana a mezza costa fuori e dentro i centri
abitati e ne ripercorre la storia fino ad arrivare a Colico, per
poi addentrarsi fino ai piedi della Valtellina. Ha una lunghezza
complessiva di circa 45 Km e quindi deve essere percorso a tappe.
A seconda del livello di allenamento il percorso è frazionabile
in 3 o 4 tappe. Grazie alle sue frequenti intersezioni con la
linea ferroviaria Lecco-Colico è possibile percorrere una
tappa alla volta ritornando in treno al punto di partenza. Le
quote modeste e l'eccellente esposizione del sentiero rendono
l'itinerario percorribile in tutte le stagioni. La nostra prima
escursione del 2016 ci porterà a percorrere il tratto che
con i suoi quasi 11 Km ci porterà da Abbadia Lariana a
Lierna .
21 Gennaio: Assemblea Soci GEM
Consueto appuntamento annuale che raduna attorno ad un tavolo
i Soci del Gruppo e coloro i quali per il Gruppo, si occupano
direttamente di organizzazione, di preparazione, di programmazione.
E' un momento di incontro molto importante perché ci si
può confrontare, aggiustare il tiro sulle scelte che il
Consiglio si propone di realizzare e molto altro ancora. Le scelte
del Gruppo e la sua attività dipendono anche da questo
incontro: ecco perché è importante non mancare.
14
Febbraio: Sales baite di ürtighe (San Lucio/Conca del Farno)
(E)
Questa escursione ci porta a Clusone, Capoluogo della Valle Seriana
e uno dei cinque comuni altamente turistici del Sistema Orobie
Orientali e domina il suo verdeggiante e dolce altopiano. La folta
pineta d'abeti e pini silvestri la cingono ai fianchi da Ovest,
mentre una serie di dolci colline, dossi, dorsali movimentano
il paesaggio, da Sud a Nord. A Sud dell'abitato, si può
passeggiare per i boschi di conifere fino aii prati di San Lucio
dopo aver raggiunto l'omonimo rifugio che offre lo splendore di
un panorama unico sull'Alta Val Seriana. È luogo ideale
per la raccolta dei funghi, o per la pratica del trekking, specie
lungo il sentiero che conduce al Pizzo Formico, ai Pascoli del
Pianone, alla baita bianca detta Stala di Urtighe e alla capanna
Ilaria. Dalla frazione di Fiorine è invece raggiungibile
la selva di Clusone. Iscritta nel catalogo delle "Bellezze
Naturali d'Italia" dal 1922, è un'ampia e folta pineta
dai dolci e ombrosi sentieri che presenta innumerevoli tracce
geologiche. Prossima a Fiorine è anche la Valle di Sales,
ricca di sorgenti e conifere, e percorsa da un comodo sentiero
che ha il proprio inizio presso il Camping Pineta e che conduce
al Pizzo Formico. Dopo un breve tratto, si raggiunge il Fontanino
di Sales, da cui sgorga un'acqua freschissima e, seguendo il torrente,
si incontreranno le Baite di Trusarde e di Urtighe, circondate
da grandi prati fino alla grande croce del Formico.
13
Marzo: Monte Sparavera (m. 1369) (E)
Il Monte Sparavera la cui cima è segnata da una caratteristica
croce in marmo bianco, può essere definito a ben ragione,
come un balcone panoramico sul lago d'Endine che permette allo
sguardo di spaziare a 360° dominando a sud la pianura e i
rilievi dei Colli di San Fermo e a nord l'intera cerchia delle
montagne Bergamasche. Ambiente ricco di fascino per i suoi boschi
e pascoli, lo è anche per le vicende storiche che in questi
luoghi si svolsero nel corso del secondo conflitto mondiale. Sui
prati che circondano la cima e scendendo verso la Pozza dei Sette
Termini infatti, un monumento ricorda che qui nell'agosto 1944
si paracadutò il Generale Raffaele Cadorna per assumere
il comando delle truppe partigiane che proprio in questa zona
avevano un loro caposaldo: nei locali della vicina Malga Lunga
è stato ricavato un museo che attraverso foto, lettere,
manifesti, proclami e alcuni oggetti conserva la testimonianza
della lotta partigiana. Raggiungeremo il Monte Sparavera partendo
da Peia in Val Gandino lungo un comodo sentiero, fino alla Pozza
dei Sette Termini e in breve alla cima.
24
Aprile: Anello di Muggio (tra Valsassina e Val Varrone)
(E)
Base di partenza è Giumello (1530 metri di quota) che si
raggiunge in auto salendo da Bellano. Dall'ampio parcheggio si
imbocca la strada che raggiunge il rifugio Capanna Vittoria ed
attraversa il nucleo di baite immerso nei pascoli posti sulle
falde del Monte Muggio. Proseguendo, dopo aver superato una chiesetta
e la zona di decollo dei parapendio, si raggiunge l'Alpe Chiaro
area estiva di pascolo. Passata la sosta del bestiame s'imbocca
a destra il sentiero che sale dolcemente fra i pascoli, con un
panorama affascinante sul Lago di Como, le montagne della sponda
occidentale e le Alpi svizzere. Giunti sulla costa di Prà
Bolscino, si apre la visuale sull'alto lago e la Valvarrone sovrastata
dai monti Legnoncino e Legnone. Il sentiero si inoltra nel bosco
di conifere, raggiungendo i pascoli dell'Alpe Dolca. Si prosegue
nel bosco di faggi e dopo una breve salita si incontra un bivio
che a sinistra porta alla chiesetta di S. Ulderico che sorge su
un bel ripiano erboso con vista spettacolare sul Legnone. Si risale
poi in mezzo ai boschi di faggi, incontrando una bella fonte con
acqua sorgente e si raggiungono i pascoli orientali dell'Alpe
Giumello. Qui si imbocca il sentiero che percorre la costa della
montagna, si raggiunge così la cima del Monte Muggio a
1800 m. slm, dalla quale si ammira uno splendido panorama sulle
Prealpi Orobie che va dalla Grigna al Pizzo dei Tre Signori ed
il Legnone, oltre al Lago di Como con le montagne sovrastanti.
Dalla vetta si scende attraverso i pascoli per ritornare a Giumello.
22
Maggio: Mare - Montagna (T/E)
L'uscita programmata per Montisola viene annullata e sostituita
con la tradizionale escursione "Mare-Montagna" .
Destinazione Marina di Massa - Monte Brugiana
4 Giugno: festa GEM al Linzone (T) RIMANDATA
A DATA DA DESTINARSI
Da alcuni anni purtroppo, le condizioni meteo non ci hanno permesso
di organizzare la tradizionale festa alla Croce del Linzone, ma
speriamo che il 2016 possa interrompere la serie negativa e regalarci
una bella giornata per una nuova occasione d'incontro sulla cima
di questa bella montagna e all'ombra della Croce di vetta posta
negli anni 60 ad opera dell'allora Gruppo Alpinistico Crocette.
Giovani e meno giovani, amici nuovi ed abituali, tutti ci ritroveremo
in un contesto naturale splendido, su questa ampia cima che da
un lato si affaccia sulla pianura e dall'altro lascia scoprire
le prime creste e le prime vallate delle nostre splendide Orobie.
12 Giugno: Grotta dei Pagani (m. 2259) - Pizzo Corzene (m.
2196) (EE) ANNULLATA PER MALTEMPO
Con questa proposta entriamo nel cuore della "Regina delle
Orobie": la Presolana. L'origine del nome secondo una leggenda,
è da riferire ad una sanguinosa battaglia che vide la sconfitta
dell'antico popolo degli Alani rifugiatisi nella "Grotta
dei Pagani", ad opera dei Romani: da qui l'espressione latina
"Presa-Alana" da cui "Presolana". La Presolana,
è un imponente blocco calcareo solcato da canaloni e circondato
da guglie e torrioni. Le cime principali formano una catena che,
dove la Presolana Occidentale con i suoi 2.521 metri rappresenta
la punta più elevata del Gruppo. Il versante meridionale
(verso Castione della Presolana e le sue frazioni, ed in particolare
verso il Passo della Presolana) è relativamente dolce,
mentre quello settentrionale è alquanto verticale e sovrasta
imponente l'abitato di Colere. Dal punto di vista alpinistico
la Presolana è probabilmente la più importante montagna
della provincia di Bergamo, per quanto non sia la più elevata
e nonostante il fatto che la via normale di salita sia relativamente
semplice. Il motivo è legato al gran numero di vie di arrampicata
(spesso estremamente difficoltose) che ne percorrono le pareti
ed anche alla quota relativamente bassa che facilita l'accesso
anche in stagione non buonissima. La vetta dell'Occidentale fu
raggiunta per la prima volta da Carlo Medici, Federico Frizzoni
e Antonio Curò (fondatore della sezione bergamasca del
CAI) il 4 ottobre 1870. In questo splendido ambiente si svilupperà
la nostra escursione, risalendo la Valle dell'Ombra sino alla
Cappella Savina e da lì lungo il faticoso ghiaione alla
Grotta dei Pagani, prima tappa della nostra giornata. Raggiungeremo
quindi il Passo di Pozzera a 2126 metri e in breve il Pizzo Corzene,
splendido balcone naturale sull'immensa parete sud della Presolana.
9-10 Luglio: Rifugio Chiavenna (m 2040)
- Pizzo Stella (m 3163) (E/EE)
Situato nella bellissima conca dell'alpe Angeloga e ai piedi del
Pizzo Stella, il Rifugio Chiavenna, è una meta ideale e
punto di partenza per indimenticabili giornate immerse nella natura
e tranquillità. La conca dell'Angeloga è uno dei
posti più appartati e affascinanti della Valle Spluga.
Un magnifico lago ovoidale ne occupa l'estremità meridionale,
mentre sul resto della piana erbosa trovano spazio le ordinate
casette dell'Alpe Angeloga e, poco distante, la grande struttura
a tre piani del Rifugio Chiavenna. La conca, quando non è
spazzata dai gelidi venti che di sovente vengono a passeggiare
in questo luogo, si presta ad accogliere sui suoi prati gli escursionisti
più pigri. Per chi ha ancora energie da consumare, però,
vale veramente la pena, nelle giornate terse, di salire ancora
un poco, fino al Passo Angeloga, dove la vista può vagare
sulla superficie del Lago di Lei, invaso artificiale lungo ben
8 km che riempie quasi per intero la valle omonima. Bell'itinerario
classico dell'alpinismo chiavennasco è invece la salita
al Pizzo Stella che il giorno successivo impegnerà una
parte del gruppo. Non difficile sotto il profilo tecnico, richiede
comunque buone doti di allenamento a capacità di orientamento
e va affrontato con la dovuta preparazione ed in condizioni di
buon tempo. Scalato ufficialmente per la prima volta il 7 settembre
1865 dalla cordata dell'inglese John Ball, pare però che
venne "vinto" già intorno al 1830 da ignoti topografi
del Regno Lombardo-Veneto, in esplorazione delle vette più
significative della Lombardia. Dalla cima, il panorama è
a dir poco entusiasmante!
27
Agosto: Madonnina al Pietra Quadra (E)
Grande adesione raccoglie questo appuntamento di fine agosto che
anche quest'anno, complice una splendida giornata estiva, ha visto
incontrarsi nella valletta sottostante la cresta del Pietra Quadra
ove è collocata la statua della Madonnina, oltre settanta
persone. Parte di queste, hanno onorato la Vergine raggiungendo
con non poca fatica l'aerea cresta della montagna, mentre tutte
hanno assistito alla celebrazione della Santa Messa officiata
in questa splendida cornice montana. La tradizione vuole poi che
anche il corpo, oltre che lo spirito, goda della festa e quindi
ecco comparire quasi d'incanto dagli zaini (che sembrano sempre
piuttosto pesanti e ingombranti), file interminabili di cotechini,
bottiglie di vino, formaggi, torte, dolcetti, ecc., ecc. Ma non
è solo questione di cibo: il bello della festa è
quello di essere tutti insieme, in tanti a condividere le stesse
emozioni e sensazioni. E' un appuntamento organizzato in collaborazione
con il Gruppo Alpini di Mozzo e quello di Roncobello.
10-11 Settembre: due giorni tra le Orobie (E/EE/F)
RIFUGIO
LONGO - MONTE AGA m 2.720
Generalmente la "due giorni" di settembre è sempre
stata orientata verso le Dolomiti: montagne di grande fascino
e di richiamo, sempre belle e sorprendenti anche quando magari
il meteo non è del tutto favorevole. Per il 2016 però,
abbiamo pensato di rimanere sulle montagne di casa, le nostre
Orobie che pur non godendo della fama delle più blasonate
cugine (le Dolomiti), molto hanno da offrire nella loro ricchezza
di varietà di paesaggi, di flora e fauna. Le Alpi Orobie
(o, più semplicemente Orobie) sono una sottosezione delle
Alpi e Prealpi Bergamasche. La vetta più alta è
il Pizzo Coca che raggiunge i 3.052 m di quota. Sono limitate
a nord dalla sponda meridionale della Valtellina inferiore che
dal passo dell'Aprica si spinge in direzione ovest sino all'insenatura
di Piona, all'estremità settentrionale del lago di Como.
Si trovano principalmente in provincia di Bergamo e sono comprese
tra la Valsassina (Lecco) a ovest, la Valcamonica (Brescia) a
est e la Valtellina (Sondrio) a nord. A sud sono separate dalle
Prealpi Bergamasche da una serie di valli secondarie della val
Brembana, val Seriana e val Camonica: la Valsassina, la Valtorta,
la val Secca, la Valcanale, la val Nembo, la val di Scalve e la
val Paisco. Mentre verso Nord si incide in precipiti ma brevi
valli, la catena riserva verso Sud potenti contrafforti che delimitano
le testate delle valli di Scalve, Seriana, Brembana, Varrone e
Valsassina. In questo particolare contesto, organizzeremo la nostra
"due giorni", alla ricerca del piacere di camminare
in aree di grande bellezza dove la natura ancora prevale sull'uomo
e l'ambiente è incontaminato. E tutto questo, veramente
a due passi da casa.
16
Ottobre: Val Codera (E)
La Val Codéra è una delle valli più suggestive
ed amate in provincia di Sondrio, in quanto ancora preservata
dall'accesso degli autoveicoli per la mancanza di una strada carrozzabile.
Una leggenda narra che Dio, dopo aver fatto il mondo, si ritrovò
con un mucchio di pietre avanzate: le sparse un po' alla rinfusa,
e queste pietre crearono la valle, il cui nome infatti, deriva
da "cotaria" e quindi da "cote", cioè
masso. Questa ed una serie di altre leggende sono legate alla
Val Codera, la cui asprezza, non priva di angoli sorridenti e
gentili, è un elemento essenziale del suo fascino. Valle
per escursionisti dal palato fino, propone una vasta gamma di
possibilità di trekking. Partiremo da Novate Mezzola per
arrivare al piccolo borgo di Codera, oggi abitato stabilmente
da una decina di persone, superando i 600 metri di dislivello
lungo una bellissima mulattiera larga un paio di metri, spesso
scalinata ed incisa nel granito, che sale nel primo tratto, con
diversi tornanti, in un bosco di castagni. Se vogliamo concentrare
la mente in un compito che possa distrarci dalla fatica, potremmo
dedicarci a contare gli scalini: pare che siano 2600 e questo
giustifica il nome dato a questo percorso conosciuto come "la
Mulattiera delle Scale". Un percorso suggestivo quindi, in
luoghi che hanno mantenuto grazie al loro isolamento, una bellezza
ancora primordiale e incontaminata.
23
Ottobre: 27° Trofeo Elisa-Luigi Masnada
Siamo giunti ormai alla 27a edizione di questo simpatico appuntamento
autunnale che ci permette di scoprire e riscoprire sul nostro
territorio aree poco frequentate o poco considerate, ricche invece
di fascino e di sorprese in una cornice di colori propria della
stagione. L'apprezzamento avuto dai concorrenti in merito alla
scelte dei percorsi proposti, rappresenta di fatto uno dei motivi
di soddisfazione per l'organizzazione. La marcia di regolarità
a coppie che caratterizza la manifestazione è una simpatica
occasione di ritrovo per camminare insieme, per divertirsi insieme
e perché no, per provare ad avvicinarsi al tempo reale
di percorrenza del tragitto, lungo il quale è necessario
adottare andature diverse. Questo non scoraggia nessuno e le sorprese
sono certamente assicurate nel momento della proclamazione della
coppia vincitrice.
6
Novembre: Monte Tesoro (m. 1432) (T)
L'uscita del 6 novembre chiude il programma escursionistico dell'anno
2016 e diventa pertanto una ennesima occasione per stare insieme,
divertirci e brindare alla buona riuscita dell'attività.
La scelta dell'itinerario viene normalmente fatta in funzione
del momento conviviale che diventa per questa occasione il punto
centrale dell'uscita. Ecco quindi la scelta del monte Tesoro,
vetta delle Prealpi Bergamasche che si trova nel territorio comunale
di Carenno, sulla dorsale che dal monte Resegone digrada a meridione
verso la pianura in corrispondenza dei colli di Bergamo, dividendo
la valle San Martino dalla valle Imagna tra il passo del Pertus
e di Valcava, dunque le province di Lecco e di Bergamo. L'ampia
sommità è facilmente raggiungibile da più
versanti: dalla valle Imagna, dalla strada provinciale del passo
di Valcava, dalla valle San Martino e dalla località colle
di Sogno in comune di Torre de' Busi, con il sentiero più
"alpinistico", comunque sempre facile, che percorre
l'assolato pendio sud-ovest, pressoché privo di copertura
arborea. La vetta offre un ottimo panorama, soprattutto sulla
sottostante valle del fiume Adda, sulla vicina pianura e sulle
vette delle Prealpi Orobiche, dietro le quali fanno capolino le
più celebri Retiche, e ospita un sacrario con croce metallica
alta 15 metri edificato nel 1985 in memoria dei soldati italiani
caduti in guerra.
26 Novembre: Serata GEM
27 Novembre: S. Messa e pranzo sociale
Dopo un lungo anno di attività, è importante potersi
fermare un attimo per fare un punto della situazione, giudicare
il proprio operato e trarne il meglio per guardare al futuro sempre
con entusiasmo ed ottimismo. Ecco quindi che la serata GEM diventa
l'occasione per un incontro tra Soci e simpatizzanti dove si ripercorreranno
le tappe dell'attività appena conclusa ed attraverso la
proiezione di splendide fotografie si pregusteranno le escursioni
dell'anno successivo, il tutto in una cornice di festa. Il giorno
dopo, la festa continua onorando prima lo spirito con la Santa
Messa e poi anche i sensi con il pranzo sociale, occasione conviviale
per stare insieme in allegria e scambiarci gli auguri per le feste
natalizie ormai vicine. A tutti i più sinceri auguri di
Buone Feste e di un 2016 sempre in compagnia con il Gruppo Escursionistico
Mozzo.