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AGOSTO 2016 - 7a uscita GEM: MADONNINA AL PIETRA QUADRA
È
una splendida giornata quella che si prospetta sabato 27 agosto
e le speranze di poter ripetere la bella esperienza dello scorso
anno con la festa alla Madonnina al Pietra Quadra, sembrano potersi
realizzare ancora una volta. Con
questo sentimento, partiamo da Mozzo con destinazione le Baite di
Mezzeno, da dove inizieremo la nostra salita verso il laghetto che
abbellisce il fondo della conca circondata dalle creste del Pietra
Quadra da cui prende il nome, sulle quali svetta nel suo candore
e sul suo trono di pietre, la statuetta della Vergine, ormai da
tutti conosciuta come la "Madonnina del Pietra Quadra". Ancora
una volta, l'appuntamento annuale di fine agosto favorito dalla
bella giornata, ha richiamato decine e decine di persone, che con
meno fatica (gli abituati alla montagna) o più fatica (i
meno o per nulla abituati alla montagna) si inerpicano lungo il
sentiero che dai 1590 metri di quota delle Baite di Mezzeno porta
ai 2116 metri di quota del laghetto poco distante dalla Baita dei
Tre Pizzi. Siamo veramente in tanti e il serpentone umano che si
snoda lungo il sentiero ne è la testimonianza. La giornata
è veramente bella e man mano si sale il sole fa capolino
dalle creste dell'Arera che con la sua mole domina lo scenario che
ci circonda.
Comincia a far caldo e complice il diverso grado di allenamento,
il serpentone si sgrana, si sfilaccia in tanti piccoli gruppi: non
è un problema, non ci sono pericoli e c'è tempo per
tutti per arrivare puntuali alla celebrazione della Messa che don
Davide celebrerà sul piccolo isolotto roccioso che caratterizza
il laghetto in questo periodo. Alcuni amici partiti anzitempo, sono
già all'opera nelle vicinanze del laghetto stesso, dove al
riparo di un piccolo costone viene allestita un'area "barbecue":
la brace è quasi pronta e le salamelle poste con cura su
delle graticole altro non attendono che arrostire beatamente per
il piacere di tutti i convenuti. Non mancano naturalmente le fette
di polenta accompagnate da deliziose acciughine, ma
tutto
a suo tempo. Bisogna prima rendere omaggio alla Madonnina che svetta
dall'alto, ed ecco quindi che un buon numero di persone, alleggeriti
gli zaini da tutte le vettovaglie trasportate in quota, risalgono
gli ultimi 200 metri di dislivello per raggiungere la cresta dove
si trova la statuetta, depositare dei fiori portati appositamente
e ricordare tutti gli amici e conoscenti che come si usa dire in
montagna "sono andati avanti". Nonostante il sole splendente,
a quella quota l'aria è frizzante, si sta bene, ci si sente
in pace con sé stessi e con il mondo intero: questo è
"l'effetto montagna", questo è entrare in sintonia
con quanto ci circonda e con quanti ci circondano, questo è
concretizzare quanto scriveva il grande alpinista tedesco Karl Reinhard
prematuramente scomparso sul Cho Oyu: "Ho portato il mio Io
sul punto più alto e lo lascio lassù, l'Io che voglio
essere. Scendo con l'Io che sono." Il tempo corre velocemente
e don Davide è pronto per la celebrazione della Santa Messa.
È sempre un piacere per noi e soprattutto per don Davide,
essere riuniti tutti insieme in questo splendido scenario per celebrare
una Messa molto informale, ma altrettanto coinvolgente. In questo
particolare ambiente si è più disponibili all'ascolto,
più attenti e le parole di don Davide sembrano penetrare
più profondamente nell'animo e la solennità del rito
traspare nell'attenzione, negli sguardi, nel silenzio avvolgente:
non ha di certo sbagliato il grande romantico John Ruskin ad affermare
che le Montagne "sono le grandi cattedrali della terra, con
i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti,
gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle".
Come dicevo però, il tempo corre ed è venuta l'ora
di dare gloria al lavoro dei nostri cuochi che con tanta cura e
abilità hanno preparato salamelle, polenta, acciughe e quant'altro:
il tutto accompagnato da ottimi vini, caffe, ammazzacaffè
e assaggi di grappini, limoncelli, arancelli e altro ancora.
Il tempo continua a correre e sembra corra più veloce quanto
più si sta bene.
Ormai è ora di rientrare e dopo aver ben ripulito tutto l'ambiente
in cui si è svolta la festa, con un po' di nostalgia si comincia
a scendere verso valle, ma con la promessa di ritrovarci ancora
il prossimo anno, magari con nuovi amici, tutti insieme a festeggiare
la Madonnina del Pietra Quadra.
P.S.: un grazie particolare a Mario Salvini e a tutti gli amici
del GEM che si sono impegnati nella preparazione del cibo per tutti
i partecipanti alla festa.
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