FEBBRAIO
2016 - 2a USCITA GEM Baita di Ürtighe - Pizzo Formico - San
Lucio
In programma il 14 febbraio, ma per brutto tempo rimandata al 21
febbraio.
Ore otto parcheggiamo le auto vicino al campeggio di Fiorine-Clusone
e ci avviamo per la lunga Valle di Sales su sterrata per un chilometro
circa prima di trovare il "FONTANINO di SALES".
Dicono che è obbligo gustare una buona sorsata dell'ottima
acqua "MINERALE" della sorgente di Sales e fare rifornimento
per la giornata, ma oggi non è proprio il caso.
Forse è più utile avere qualcosa di caldo, comunque
la proviamo: davvero niente male.
La strada costantemente in salita attraversa un paio di volte il
torrentello canterino, dove notiamo diverse captazioni di sorgenti
d'acqua e poco dopo la bella "Baita di Trusarde" ai bordi
di un prato.
Gli escursionisti però sono più impegnati a scavalcare
i tronchi caduti sulla strada che osservare la baita. Abbiamo già
cominciato a pestare la neve e adesso la strada ha solo una traccia
per cui dobbiamo seguirla tutti in fila nella fitta abetaia per
una mezz'oretta ancora prima di sbucare sul prato della "Baita
di Ürtighe". I dintorni sono ben curati, non c'è
traccia per adesso di ortiche, ma un bellissimo cespuglio di salvia
la fa da padrone.
Sosta e ricompattamento ed è già passata più
di un'ora e mezza.
In fondo al prato la mulattiera sale portandoci in un ambiente silvestre
veramente eccezionale in un bosco di abeti, una vera selva dove
la natura è sfolgorante nella sua veste invernale.
Pur continuando a salire il dislivello non pesa in quanto l'itinerario
passa sotto le pareti verticali del Formico costringendoci a lunghi
traversi che "zigzagando" ci portano tranquillamente alla
Forcella Larga, vicino ai ruderi della Capanna Ilaria e quindi ai
piedi del Pizzo Formico sul versante della Valgandino.
Il panorama cambia decisamente: ampio e ben soleggiato ed anche
i ritardatari incitati in maniera convincente da Gigi arrivano alla
cima in una mezz'oretta circa.
E' il punto più alto della nostra escursione e ci permette
di gustare un panorama a dir poco meraviglioso.
A nord l'intera catena delle Orobie e la sottostante selvaggia Valle
di Sales (appena salita senza incontrare anima viva mentre il Formico
è un "formicaio" di persone).
A sud l'ondulata e affollatissima conca del Farno.
La discesa dal Pizzo richiede attenzione sia con o senza ramponi
per neve ormai molle.
Tornati alla Forcella Ilaria, si costeggia tutta la catena della
Montagnina, in ombra e sempre nel solco di neve, verso il Pianone
dove ci godiamo il sole sulla vasta PIANA con vista dell'intero
Formico splendente al sole.
In un attimo siamo al bellissimo rifugio San Lucio, vero balcone
sulla città di Clusone e qui ci vuole un buon caffè.
Un po' noioso il tratto di strada fino all'incrocio di un sentiero
(non segnato) che entra nel bosco e scende selvaggiamente sul fondo
della nostra Valle di Sales nei pressi di un ponticello che attraversa
il torrentello canterino chiudendo l'anello dell'itinerario e a
10 minuti dalle macchine.
Il bel giro, lo sapeva Bepi, che ci ha regalato una giornata nella
magica suggestione della neve bianca bianca, soffice soffice, del
selvaggio, del silenzio, della natura e dell'allegro affollamento
di tante persone che in vari modi amano la montagna.
All'immancabile coda del rientro, non lasciamo certamente che guasti
queste sensazioni anche se, purtroppo, ci ruba una bella ora abbondante.
Tempo impiegato
oltre sette ore - dislivello 1200 metri
|