APRILE
2016 - 4a USCITA GEM - Anello di Muggio e Monte Muggio mt. 1800
Il tratto vero
e proprio, il più noto e frequentato dell'Anello di Muggio,
è quello che parte direttamente dall'Alpe Giumello dove si
può arrivare in macchina da Bellano: da qui nel giro di un
paio d'ore si toccano le quttro/cinque Alpe dislocate nei punti
più significativi.
La nostra base di partenza però, è Piazzo a 941 di
quota, vicino alla Scuola Alberghiera ex Colonia dove un cartello
ed enormi segni su un palone di cemento indicano l'inizio del nostro
giro-allungato.
Saliamo nel bosco ancora coperto da moltissime foglie che ci nascondono
il sentiero piuttosto ripido, ma che ci consente di guadagnare quota
in fretta arrivando in un'oretta all'Alpe Ortighera a 1295 metri
di quota.
Bello il panorama con vista sul Legnone.
E' qui che ci inseriamo nella strada dell'anello, ma poco dopo ne
usciamo per dirigerci alla piccola chiesa dell'eremita Sant'Ulderico,
fra faggi monumentali e con vista sempre più meravigliosa
sul Legnone e sull'ultima parte del lago di Como.
Fortuna vuole che sia lì chi si cura della chiesetta, dei
dintorni e del particolare tronco-fontana che avevamo visto giusto
15 giorni fa durante la ricognizione: persona simpatica e disponibile,
che ci riconosce e gentilmente ci apre la chiesetta per una breve
visita.
Adesso si aggira il versante nord-ovest, una bella e impegnativa
parte selvaggia del Monte Muggio con pendii a strapiombo, passaggi
su alcune roccette e un canale ancora innevato da attraversare.
Nel giro di un'altra oretta sbuchiamo come per incanto su di un'ampia
balconata con una stupenda vista mozzafiato sul lago di Como, quello
di Lugano, sulle montagne svizzere nonchè sul Grignone, la
val Varrone ecc., ecc.
Siamo in località Prà Bolscino, una zona che stupisce
tutti gli escursionisti che non smettono di fotografare.
Tutto il traverso che continua per l'Alpe Giumello è stupendo,
ancor più la salita al Monte Muggio a 1800 metri di quota,
che dal bivio tira su dritto per almeno 300/400 metri.
Sarebbe un vero peccato non salire, ne vale davvero la pena, ed
è questa ciliegina sulla torta di questa bellissima escursione.
Lo dimostrano anche tutte le persone che incontriamo in questo tratto
che garantiscono quanto ne valga la pena affrontare ancora questo
ultimo sforzo.
Un paio di nostri amici vorrebbero rinunciare, ma con grande volontà
e determinazione decidono di raggiungere anche loro la cima e il
risultato è semplicemente SPETTACOLARE grazie anche al vento
che ha soffiato tutto il giorno tenendo lontano le nuvole offrendoci
così un panorama di una bellezza unica.
Sosta pranzo meritatissima dopo di che in dieci minuti scendiamo
all'Alpe Giumello (ovviamente il posto è notevolmente bello).
Ci meraviglia il numero di auto in parcheggio e il pienone di commensali
al "Bar Ristoro": un caffè in fretta e in due orette
tra strada carrozzabile e sentiero, ripassando per baita Ortighera,
torniamo a Piazzo alle nostre auto veramente contenti per la bella
giornata trascorsa in compagnia ed in luoghi meravigliosi.
A proposito: quelle foglie sul sentiero del mattino, persistono
ancora in barba al vento che non è riuscito a portarle via!
Gelato prima di uscire dalla Valsassina perché il traffico
è scorrevole e alle 17 circa siamo a Mozzo.
Dislivello effettivo
1000-1100 in circa 6,30 ore di cammino.
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