1 febbraio 2a
escursione GEM
PASSO BRANCHINO mt. 1821
da Zorzone
La partenza
fissata alle ore 7 viene anticipata di un quarto d'ora per deviazione
stradale nei pressi di Serina che ci obbliga a fare un giro più
lungo.
Arrivati a Zorzone frazione di Oltre il Colle (Val Serina) ci inoltriamo
in auto fino alla località "Pian Bracca".
Stando vicino al fondo valle percorriamo il sentiero 231 che si
innalza nel bosco, dapprima appena coperto di neve, ma presto, più
alta, ci costringe a mettere le ciaspole perché sprofondiamo.
Continuiamo fino alla baita Pessel mt.1209 per sbucare nella zona
dei pascoli e la casera di Vedro a mt. 1672.
La zona è molto spaziosa, larghissima e un po' ondulata,
popolata da molti animali nei mesi estivi ed ora completamente solitaria
e lucente sotto un sole splendido.
Siamo gli unici escursionisti su questo itinerario, nemmeno una
lepre, un uccellino, niente; solo silenzio e la visione di belle
montagne che ci sovrastano.
Vediamo l'inconfondibile Arera mentre per un buon tratto siamo ai
piedi del massiccio del Menna, le cui creste ammiriamo ma che ovviamente
oggi non possiamo salire perché la nostra meta è diritta
più avanti.
Dobbiamo arrivare al Passo di Valvedra, scendere nella conca e risalire
al "Passo del Branchino".
Siamo sul confine con la Valle Brembana.
Lo sguardo spazia sul sottostante lago, invisibile nella neve, sul
corno Branchino, sulla Vallata della Corte proprio di fronte, nonché
l'imponente e attrattiva Corna Piana.
Qui al Passo Branchino c'è parecchia gente proveniente da
Valcanale o dalle baite di Mezzeno, anche parecchi scialpinisti.
Ci sono volute più di tre ore per arrivare in questo angolo
meraviglioso quindi una bella sosta e un buon spuntino sono necessari
prima di tornare sui nostri passi-impronte.
Ora ci accompagna una arietta piuttosto fresca (non dimentichiamo
che oggi è il terzo giorno della "merla": praticamente
siamo in pieno inverno.
Arrivati alle macchine, proprio vicino ad una vaschetta di acqua
è possibile rinfrescare i piedi per togliere tutta la fatica
e la pesantezza delle ciaspole e poi una calda cioccolata è
quello che ci vuole per concludere la bellissima escursione.
Itinerario tranquillo, però più di tre ore per l'andata
e due e mezza per il ritorno con un dislivello di appena 800 metri.
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