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Uscita
del 29 marzo alla Baita Superiore di Monte Secco (mt 1714) - Cerete-Cacciamali
Da Ardesio per
strada abbastanza tortuosa arriviamo fino a Cerete, già a 950
metri di quota dove bisogna fermarsi perché finisce l'asfalto.
Era una gita in programma il 15 marzo 2015, rinviata al 22 e annullata
per brutto tempo, ma siamo curiosi di conoscerla così alla
prima giornata buona in cinque decidiamo di percorrerla.
Dopo un piccolo tratto di mulattiera ci inoltriamo nel bosco dove
poi troviamo il sentiero ufficiale CAI 264 che prosegue tra bellissimi
faggi dove incontriamo un arzillo e simpatico ottantenne.
Proseguiamo e raggiungiamo un pratone dove si trova la Baita Inferiore
di Monte Secco a mt. 1395 che sembra una super bella fattoria (forse
una volta era baita).
Siamo circa a metà percorso, in posizione spettacolare da cui
si scorgono le vette del Vaccaro e del Secco e la vallata di fronte.
Sorpresa!
Da qui cominciamo a pestare neve.
Ci inoltriamo di nuovo del bosco lungo il sentiero che si è
fatto più ripido e poi ancora all'aperto ci appare il maestoso
Vaccaro, raggiungibile in un'oretta come dice la freccia di legno
ad una deviazione, ma il nostro itinerario procede a destra risalendo
un'ampia vallata dove purtroppo la neve aumenta e ci nasconde il sentiero.
Dobbiamo puntare ad un albero bene in vista là in alto: abbiamo
un bel daffare per arrivarci. Finalmente sul posto, ecco la Baita
Alta alle falde del Monte Secco, una vera piccola baita adibita ad
alpeggio su uno splendido balcone con vista eccezionale sui giganti
orobici, che ripaga di tutta la fatica.
Alle spalle il superbo Monte Secco, ci invita a salire ma qui le condizioni
della neve lo sconsigliano.
Due giovanotti tentano di risalirne un tratto, passano accanto ad
un roccione, ma tornano subito. Oggi bisogna lasciar stare.
Ci godiamo così il panorama e la calda giornata.
Sono passate 3 ore e bisogna considerare la discesa per altro sentiero
che per un po' è ancora misto neve e abbastanza ripido fino
ad arrivare a Cacciamali, piccolo villaggio molto caratteristico con
case in pietra tutte ristrutturate e molto animato che denota nella
gente, un vero attaccamento alle proprie origini.
Proprio adesso stanno portando l'impianto d'acqua corrente, che eviterà
l'utilizzo di quella piovana.
Anche il sig. Sergio, incontrato stamattina appena partiti, dimostrava
questo "orgoglio" delle proprie origini nella soddisfazione
nel farci vedere la casa dei suoi genitori in ristrutturazione ed
offrirci da bere.
Merita una particolare attenzione la piccola chiesetta e la bellissima
vista panoramica sul paese di Ardesio e della vallata.
Ora per mulattiera si torna alle macchine chiudendo così l'anello
a Cerete.
Bella, bellissima escursione.
Un cartello ci ha aperto una nuova curiosità "Nevaio VAL-LAS",
forse il nevaio a più bassa quota d'Europa?
Bisognerà scoprirlo!
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