8 marzo: Rifugio Nicola m 1870 - Cima Piazzo m 2054

Anche in questa occasione, a causa del meteo abbiamo cambiato la data dell'escursione in programma per il primo marzo, alla data dell'otto marzo dove la fortuna ci ha regalato una splendida giornata di sole.
Partiamo da Mozzo alle 7,30 forse è già un pochino tardi per questa stagione, per la val Brembana e a San Giovanni Bianco entriamo nella val Taleggio; fiancheggiamo per diversi chilometri il torrente Enna nel suo accattivante, affascinante "orrido" fino agli spaziosi paesaggi nei pressi di Pizzino.
Sfruttiamo la strada agro-silvo-pastorale Bonetti (metri 1130), sgombra dalla neve per portarci avanti il più possibile.
Iniziamo la nostra escursione, ma dobbiamo percorrere ancora un bel po' di sterrato prima di trovare la neve che però piano piano aumenta fino ad arrivare ai Piani di Artavaggio, mt. 1650, dove ci attende una visione stupenda con una bella copertura candida dove in primo piano troneggia con i suoi 2010 metri di quota la piramide del Sodadura; in lontananza il Resegone e le Grigne mentre è ancora nascosto il rifugio Nicola, la nostra prima meta.
Sono le 10,30 e stanno arrivando escursionisti da tutte le parti soprattutto dal versante lecchese più comodo e vicino; chi passa veloce, chi a fatica, un po' come per il nostro gruppo che si è sgranato e vede alcuni dei nostri già al rifugio e altri più indietro (ma sempre a in vista).
Parecchi bambini si stanno divertendo un mondo con i loro bob.
Impieghiamo un'oretta per raggiungere il rifugio Nicola (metri 1870), una particolare struttura piramidale che richiama proprio la forma del vicino Sodadura a cui fa compagnia.
Ormai è quasi mezzogiorno e gli escursionisti hanno preso posto ai vari tavoli al sole, ma molti altri invece sono sulle varie vie di salita e sul bianco manto nevoso spiccano come tanti bei puntini tutti in fila.
Alcuni dei nostri sono intenzionati a salire la cima Piazzo metri 2054, una "classica", come il Sodadura, leggermente più alta: come fai a non salire anche se è mezzogiorno, perché carinamente e forse perché oggi è l'otto marzo "Festa delle donne", hanno aspettato una escursionista in ritardo; grazie ragazzi!
La salita a Cima piazzo, vale assolutamente la pena, molto soddisfacente, la neve è bella e tiene bene, prendiamo la traccia più dolce che traversa tutta la lunghezza della Cima Piazzo fino allo spallone, appena sotto la Madonnina nera di ferro.
Lo spettacolo è indescrivibile, una visuale strepitosa, moltissime vette, in particolare nella loro grandezza il Resegone, le Grigne, il Sodadura che da qui sembra molto più in basso e le varie strutture e rifugi sono quasi invisibili, lontani, giù nei vastissimi Piani di Artavaggio il tutto illuminato da un sole splendente e con temperature gradevoli: bellissimo!!!
Rimaniamo sulla cima e proseguiamo per la cresta, aumentando così la bellezza, lo stupore e l'adrenalina, scendendo per la "diretta" accorciamo i tempi e raggiungiamo il resto della compagnia rimasta al rifugio verso le 13,20.
C'è sempre un gran movimento, il rifugio è molto frequentato perché offre buoni servizi ed è una meta molto ambita soprattutto per la sua invidiabile posizione.
Troviamo posto in vari punti, ma code sia per caffè, dolci o altro ma non ci possiamo certamente lamentare.
Non si smette di ammirare questo meraviglioso, rilassante panorama ed estasiato da una così piacevole atmosfera Gigi si domanda: "ma chi dice che domani sarà brutto di nuovo e per più giorni, come fai a crederci?"; sembra impossibile ma la settimana entrante sarà proprio all'insegna del maltempo.
Verso le 14 ci muoviamo per la discesa, mentre la luce però sta perdendo un po' della sua brillantezza.
Tra scorciatoie e vari sentieri nei boschi spogli ma ancora fioriti di ellebori e colorati ormai dai tanti anemoni e primule che annunciano la primavera, arriviamo alle macchine alle 16 circa e qui ci salutiamo rinunciando al gradito caffè e birre: data l'ora meglio evitare le sicure code e non rovinare la meravigliosa giornata trascorsa in gradita e consolidata ottima compagnia.
Dislivello: al rifugio Nicola 750 metri più 190 circa alla Cima Piazzo.
Tempo: tre ore al rifugio più un'ora e un quarto per salita e discesa alla Cima Piazzo per un totale di sei ore circa.

Alla prossima!

 

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