1 giugno: Monte Zucco (Gioco) m 1366
- Monte Corno m 1030
Programmata per il giorno 25 maggio, ma rimandata a data
migliore in quanto maggio è stato un mese piuttosto piovoso
(solo 4-5 giornate buone e qualche mezza giornata variabile) recuperiamo
questa uscita subito alla prima occasione che si presenta e che
cade proprio il primo giugno.
Dovevamo in realtà recarci al Monte Linzone, ma Don Andrea
che doveva celebrare la Messa alla Croce del Linzone per la nostra
ricorrenza annuale è impossibilitato, quindi sfruttiamo
il momento fortunato che la bella giornata di oggi ci offre. Partiamo
da Mozzo alle 7,30 per Lepreno frazione di Serina, Val Serina,
dove arriviamo verso le 8,30 sorpresi nel vedere questo piccolo
centro così carino, lindo, ordinato in bellissima posizione
attorniato da mille montagne sulle quali spicca l'inconfondibile
Arera.
Pare che in passato Lepreno fosse addirittura più importante
dell'odierno paese di Serina.
Il sentiero inizia vicino al parcheggio e si inoltra in un bellissimo
prato verde brillante, ben curato vicino alle case per poi diventare
stretto e a volte quasi nascosto dall'erba alta prima di entrare
nel bosco, dove ovviamente lascia spazio a carpini e a tante altre
giovani piante.
Nel bellissimo bosco il sentiero continua zigzagando e guadagna
presto quota per poi proseguire con parecchi lunghi traversi dandoti
la reale visione della ripidità del fianco della montagna
che stiamo salendo.
Al bivio si decide di arrivare ad uno spuntone,
bellavista, chiamato "Zucchino", sentinella del più
importante "Zucco" che vediamo in lontananza con la
sua bella rampa ben disegnata, che ci fa soffiare assai perché
questi ultimi 150 metri sono parecchio ripidi.
E' abbastanza isolato questo monte Zucco, in dialetto "Zòc"
che può significare anche "gioco" e quindi per
non offendere nessuno viene chiamato Monte Zucco, ma anche Monte
Gioco.
Una piramide superba a cavallo tra la val Brembana e la val Serina
la cui croce segna quota 1366 metri ma ti da l'impressione di
essere almeno a 3000 metri per il vasto panorama amplificato dai
suoi ripidi versanti che scendono verso il fondo valle.
La giornata ben soleggiata ci permette di osservare l'Alben, l'Arera,
il Molinasco, lo Spino, ecc., per citare solo i più vicini,
le belle vallate sottostati, si scorge anche l'ormai famosa passerella
che attraversa la valle di Dossena e in lontananza le cime più
alte delle Orobie: stupendo e superbo!
Scendiamo dall'alto versante e la prima parte della piramide è
piuttosto ripida ed esposta fino ad arrivare alla Forcella Spettino
metri 1073 e poco dopo arriviamo a Spettino Alto raggiunta anche
da una strada asfaltata che percorriamo per un po' vicino a recinti
di cavalli al pascolo fiorito con erbe di tutti i colori.
Contorniamo le pendici dello Zucco che vediamo ad ogni passo e
al Passo Salvarizza dirottiamo sempre con sentiero 598 per il
Monte Corno a strapiombo su Santa Croce di San Pellegrino che
raggiungiamo in meno di mezz'ora.
Punto ideale per il pranzo al riparo dal sole e dall'arietta e
più frequentato rispetto lo Zucco: infatti quì incrociamo
una dozzina di escursionisti.
Torniamo al passo Salvarizza, ma prima vogliamo capire cosa si
prova oltre alla curiosità a salire sulla enorme panchina
blù (panchine ormai sparse un po' dappertutto) messa quasi
sul precipizio della cresta: Grandezza e Umiltà.
Piccola discesa per il passo e poi praticamente quasi in piano
si ritorna alle macchine effettuando diverse soste: alle fontanelle,
alle chiesette, ecc, per ammirare i colori della primavera-estate
che la pioggia ha contribuito a rendere più rigogliosi
che mai, nonché i profumati fiori gialli del maggiociondolo.
Si conclude la calda, solare giornata al bar Atalanta-Juve con
i simpaticissimi e sportivi baristi per poi rientrare senza particolari
problemi di code.
Dislivello circa 850 metri in 6 orette molto divertenti per concludere
questo bellissimo giro ad anello (Lepreno, Zucco-Gioco, Pizzo
Corno, Lepreno).
Alla prossima!