16 novembre: Monte Ballerino

Programmata per il 26 ottobre scorso e rimandata per maltempo nella speranza poi di trovare il momento giusto per poterla effettuare, ecco che oggi, 16 novembre, le condizioni meteo ci consentono un "recupero" trasformando quest'uscita l'ultima del calendario GEM 2024.
Quindi, pronti a partire per Casazza frazione Colognola, nelle vicinanze del lago di Endine nella valle Cavallina con una temperatura piuttosto freddina tanto che prati e auto in sosta sono bene imbiancati dalla gelida brina.
Lasciate le auto al parcheggio vicino alla chiesetta, camminiamo fra le ultime case della borgata accompagnati dall'abbaiare furioso di alcuni cani alquanto arrabbiati e giunti al bivio, teniamo il sentiero di sinistra detto dei "Mùrlansì", classificato "E.E. Escursionisti Esperti" che comincia quasi subito ad innalzarsi, via via sempre di più ripido nel bosco magico e fitto; nonostante le tante foglie a terra, si intravede appena appena il sottostante lago di Endine, grigio scuro ancora nell'ombra.
Passo passo, sempre in costante salita e con frequenti tornanti ci portiamo ad un traverso a picco, radente la muraglia di roccia che però è dotata di una catenella per sicurezza, fino ad un punto panoramico con vista sull'intero lago di Endine e dintorni: ottimo punto panoramico anche se piuttosto esposto.
Continuiamo ancora per un bel po' nel bosco in buone condizioni e finalmente sbuchiamo al sole dove un angolino fornito di panca/tavolino con tanto di fiasco e brocche in legno sembrano invitarci a berne un sorso e riposare un attimo su questo bel balcone panoramico.
Manca poco alla nostra cima, ormai stiamo arrivando su un piano abbastanza esteso, proprio il punto più alto, quindi la vetta con la sua bella croce e la veduta di tutta la valle Cavallina: c'è anche una pietra sagomata che sembra una Madonna (forse quella dei ciclisti).
Il versante opposto a quello appena salito, si presenta soleggiato, ampio e ondulato con vista sulla Presolana e il vicino Torrezzo, molto spazioso e completamente diverso dal versante appena salito, selvaggio e soprattutto ripido.
Ai Colli di San Fermo si può arrivare in macchina fino all'enorme piazzale Fidelis con tanto di parcheggio per la comodità dei turisti che vediamo tranquillamente girovagare tra i prati di erba color giallo autunno.
Dopo aver spaziato lo sguardo a tutto il circondario ci avviamo per sentiero tranquillo e ci fermiamo ad un bellissimo roccolo, quasi del tutto ristrutturato per sosta pranzo.
Di solito l'ultima uscita dell'anno più o meno nei primi 10 giorni di novembre è dedicata alla compagnia con il tradizionale vin brulé, ma quest'anno proprio il 9 di novembre abbiamo "abbracciato" il Gussa il nostro monte di casa, un evento nuovo straordinariamente bello e ben riuscito, quindi abbiamo saltato la degustazione del buon liquido.
In compenso però, oggi abbiamo festeggiato due compleanni con tanto di torta e vino spumante, osservati da un curioso gruppo di asini nel recinto vicino.
Riprendiamo il nostro cammino per rientrare alle auto lungo un sentiero fiancheggiato da mura o da cespugli fin quasi alla fine.
Potremmo evitare il tratto cementato molto ripido, "spaccagambe" e deviare sul sentiero 613 bis che porta comunque al bivio di questa mattina, ma proseguiamo imperterriti e in poco tempo chiudiamo l'anello attorno al Monte Ballerino.
Prima di arrivare alle auto, siamo di nuovo salutati dai cani di questa mattina, sempre più arrabbiati.
Sosta e chiusura gita al bar per l'immancabile caffè, birra, ecc. e tragitto liscio fino a casa.
Bella, bellissima e sorprendente escursione, da un versante selvaggio e impegnativo a tutto il contrario sul versante opposto: spazioso e ondulato che ha meravigliato i nostri partecipanti che non si aspettavano panorami simili a queste quote relativamente basse.

Dislivello circa 900 metri - tempo totale impiegato più o meno 6 ore.

Alla prossima… ma sarà la prima uscita del 2025!

 

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