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novembre: Colle Maresana, Canto Basso, Olera, Colle Maresana
Ottima scelta per l'ultima uscita dell'anno anche se si è completamente
stravolto l'originale programma che prevedeva la partenza da Monterosso
(quartiere di Bergamo) al Colle Maresana; partiamo invece direttamente
dal Colle verso le otto, dopo aver lasciato le auto al parcheggino
vicino all'antenna.
L'aria è fresca stamattina e c'è addirittura un velo
di brina sui prati, ma la giornata è serena.
Iniziamo il cammino su strada asfaltata per un quarto d'ora circa,
passiamo vicino alla Croce dei Morti (metri 681), proseguiamo per
la Cà del Làcc (metri 698), praticamente su sentiero
n.533 del CAI che si mantiene quasi lineare, bello, facile, nemmeno
tanto faticoso, fino alla Forcella del Sorriso (metri 762).
E' questo l'itinerario che abbiamo percorso diverse volte per raggiungere
la cima più alta della catena montuosa che ci sovrasta, appunto
il "Canto Alto" con i suoi 1146 metri di altezza, che va
da Sedrina, Val Brembana e si allunga fino alla media Val Seriana
con varie bellissime vallette laterali da tutti i versanti.
Alla Forcella "sorridiamo" e proseguiamo per il "Canto
Basso" metri 900, il nostro punto più alto di questa escursione.
Il sentiero sempre immerso nel bosco, è ravvivato da particolari
pannelli artistici con figure storiche su vetro e finalmente verso
le 9,30 sbuchiamo sulla Cima del Canto Basso dove l'orizzonte spazia
sulle mille cime vicine: dalla Filaressa alle Podone fino alle cime
più lontane e ben innevate come l'Arera, il Menna, l'Alben
ecc,.
L'aria si mantiene fresca e il sentiero ritorna nel folto bosco tipico
collinare ancora carico di foglie che nasconde la luce e per di più
scende precipitosamente zigzagando con tratti fangosi e scivolosi
per una mezz'oretta fino ad arrivare al caratteristico e sorprendente
borgo di "Olera" (metri 535) nel comune di Alzano Lombardo,
che visitiamo con molto interesse e la cui chiesa parrocchiale dedicata
a San Bartolomeo contiene quadri di valore, tra cui una pala di Giovanni
Battista Cima da Conegliano nota, notissima, come "Polittico
di Olera".
Ci perdiamo un po' tra le viuzze e le belle casette dell'antico borgo
e poi proseguiamo per una bella, larga carrareccia, all'inizio molto
movimentata dal vocio e dai gridolini dei bambini che frequentano
un asilo "all'aperto" impegnati a fare delle ricerche sulla
creta.
Il percorso segue il torrentello nel castagneto e ogni tanto si presentano
le colonne delle 14 stazioni raffiguranti la Via Crucis fino alla
Cappelletta, dove sul belvedere un bel cartello ricorda che "Ghè
né de laur de fa" invitandoci a fare le cose senza perdere
tempo mentre lo sguardo si posa sull'intero borgo sottostante di Olera.
Da qui oramai manca poco per riprendere il sentiero 533 che chiude
l'anello e prosegue fino alle macchine per riportarci al Colle della
Maresana dove ci aspettano Rosangela e Tino con i viveri.
E' quasi l'una e San Martino oggi 11 novembre, è fedele alla
tradizione regalandoci un po' della sua estate calda.
Disponiamo tutti i viveri sui tavoli per la condivisione e Gigi con
Sergio trovano il posto giusto per preparare il nostro sacrosanto
"vin brulé", questa volta davvero squisito.
E' piacevole gustare tutto questo ben di Dio in tranquillità
baciati dal tiepido sole e conversare del più e del meno allegramente
e "brillantemente": con questo vin brulé siamo in
grado di sostenere ogni tipo di argomentazione.
Concludiamo così le uscite del 2023 nel miglior modo possibile,
decisi a riprendere con maggiore vigore ed entusiasmo a camminare
per i nostri cari monti, onorando il nuovo programma GEM 2024 che
già vorremmo iniziare.
Appuntamento quindi a Gennaio 2024 e buona montagna a tutti!
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