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Novembre: da Aviatico
al Monte Poieto per la chiusura dell'anno escursionistico 2022
Ultima
uscita del calendario 2022, destinazione Poieto e chiusura con il
caldo "Vin Brûlé". Ci diamo appuntamento
alle 8,30 a Mozzo in un orario tranquillo dato che la strada non
è lunga e anche la camminata ci impegna solo un paio d'ore
abbondanti, (per l'andata) giusto il tempo per arrivare poco prima
dell'ora di pranzo alla nostra meta.
Dall'orologio del campanile di Aviatico sentiamo scoccare le 9,30
e stiamo salendo i primi gradini che dal parcheggio ci inoltrano
nel bosco.
Camminiamo frusciando piacevolmente tra le foglie secche cadute
a terra e coprono abbondantemente il suolo.
Nel giro di un'oretta usciamo dal bosco e ci troviamo tra le rocce
della mitica Cornagera (metri 1312) che bisogna salire arrampicando
su un divertente muretto di circa 7 metri; il sentiero si sposta
sull'altro versante e prosegue su una crestina per nulla banale,
anzi, richiede molta attenzione e ci rivela il sottostante labirinto
di rocce dalle svariate forme, un vero paradiso per i provetti arrampicatori
che hanno solo l'imbarazzo della scelta tanto sono invitanti.
In breve siamo davanti alla bella croce di vetta della Cornagera
con un panorama a perdita d'occhio a 360°, semplicemente meraviglioso
in una giornata soleggiata e limpidissima che permette di ammirare
perfino gli Appennini, il Rosa, il mitico Grignone e ovviamente
mille altre cime come l'Arera, la Presolana ecc., appena imbiancate
dopo la perturbazione di due giorni fa che rende il tutto ancora
più affascinante. Ritorniamo sul sentiero del labirinto curiosando
ogni anfratto e come bambini ci godiamo davvero il passaggio del
"Buco della Carolina", una strettoia tra due alte pareti
dove passi a stento sfiorando le rocce e se non si fa attenzione
si rischia di battere la testa, come è capitato a chi voleva
"smussare" uno spigolo.
Ora prendiamo la sterrata - una volta pista da sci - e in 20 minuti
siamo al Poieto, meta facile per tutti (si può arrivare anche
in ovovia) specialmente per i CRE dove i bambini si divertono tantissimo
giocando sugli spaziosi prati e dove funziona molto bene il grandissimo
albergo-rifugio che è dotato anche di parecchi tavoli all'aperto.
Troviamo subito il nostro angolino adatto per la preparazione del
vin brûlé e intanto prepariamo le cibarie che tutti
gli amici del GEM hanno portato: salame e formaggi buonissimi, oltre
alle varie e ottime bottiglie di vino.
Gigi e Rosangela curano la preparazione della bevanda calda che
deve essere perfetta.
L'abbiamo offerta a un bambino imbronciato che invece voleva un
ghiacciolo, mentre l'avrebbe molto gradita il nonno che lo accompagnava.
Il caffè ce lo gustiamo al bar all'interno dell'albergo-rifugio
ovviamente, dove incontriamo un nostro caro amico che nel frattempo
ha avuto incarichi molto speciali e importanti, ma che non si è
dimenticato del GEM: che piacere rivedere il "mitico"
Agostino Da Polenza.
Sono circa le 14 e ci rassegniamo a tornare.
Riprendiamo un tratto di sterrata sotto l'ovovia che continua a
funzionare portando su e giù parecchie persone; infatti c'era
un certo movimento su tutto il tragitto, complice la gradevole temperatura
e proseguiamo verso la località Cantùl dove abbiamo
le auto.
Piano piano però perché vogliamo assaporare a fondo
questa bellissima, amichevole e piacevolissima giornata novembrina
che mantiene ancora verdissimi prati, anche se non c'è più
foliage; infatti qui le foglie sono quasi tutte a terra e spiccano
solo le piante sempreverdi.
A malincuore arriviamo alla fine della nostra superlativa escursione,
breve ma adatta alla chiusura del programma.
Grazie a tutti per lo spirito gioioso che ha accompagnato le uscite
di tutto l'anno e a ben ritrovarci per vivere insieme ancora tante
belle giornate in montagna con il programma che il Gruppo Escursionistico
Mozzo proporrà per il 2023.
A presto!!!
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