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luglio 2022 - Monte cabianca m 2601
Da un bel po' di tempo persiste un caldo torrido che sta caratterizzando
questa anomala estate, ma le giornate sono molto lunghe quindi approfittiamo
del momento perfetto per questa escursione che è abbastanza
lunga, ma siamo sempre in movimento,allenati e quindi proviamo
a raggiungere la nostra vetta: il Cabianca, la cui dorsale fa da
spartiacque tra la Val Seriana e la Val Brembana a cavallo tra i
comuni di Carona e Valgoglio.
Noi saliamo dalla valle del Goglio località Bortolotti dove
arriviamo alle 7,15 circa dopo esserci tassativamente muniti del
ticket parcheggio.
Già i primi canaletti che di solito bisognava scavalcare
per non bagnarsi subito le scarpe sono secchi e ti guardi intorno,
tendi lorecchio per sentire il gorgoglio dellacqua che
non cè.
A metà bosco per fortuna la fontanella regala, seppur in
quantità ridotta, una buonissima e freschissima acqua.
Continuiamo fino al pianoro e procediamo a sinistra ancora zigzagando,
ora in forte pendenza, nei pressi della condotta che scende in picchiata
alla centrale di Valgoglio dopo aver captato lacqua dai famosi
e bellissimi laghi sparsi nelle varie conche dove si specchiano
i superbi e selvaggi monti come il nostro Cabianca, il Madonnino
e altri.
Si arriva alla casa dei guardiani e alle strutture Enel sotto la
diga del Succotto e si continua costeggiando una notevole parete
che ci porta alla baita Lago Nero (strutture un tempo adibite al
personale di controllo condutture varie).
Una bella e doverosa sosta per valutare le nuvolette sparse che
ora sembrano diradate, anche perché un attimo prima abbiamo
sentito due preoccupanti tuonate: vuoi vedere che piove
proprio adesso!
Qualcuno ad ogni modo, aveva già decide di fermarsi qui.
Dopo la baita bisogna salire al Lago Nero: Nero proprio
perché molto profondo e ricco dacqua, ma ora ci appare
purtroppo quasi vuoto, così come quello dAviasco: che
tristezza e desolazione, solo pietre e sabbia, un ambiente quasi
irriconoscibile anche se questa situazione ci dà lidea
di come poteva essere questa zona prima che venissero costruite
le dighe che hanno portato alal formazione di questi laghi artificiali.
Comincia adesso però la parte più impegnativa della
nostra escursione, un percorso nuovo che si addentra appena dopo
la diga dAviasco nella valle laterale e si alza subito sopra
i laghi, ma appena raggiunti un paio di pianori scopriamo altri
due laghetti NATURALI pieni della preziosa acqua: una perla inaspettata,
belli, silenziosi , misteriosi, sembrano quasi dire
non svuotateci.
Il sentiero prosegue e si inerpica velocemente tra le pietraie e
sfasciumi, passando sotto ad alti roccioni fino alla cresta che
collega i monti di Valrossa e la nostra meta: il Cabianca!
E bellissimo il contrasto del marrone-giallo delle ripide
pareti ed il biancore delle pietraie che contrastano con lazzurro
pallido del cielo velato e per fortuna ventilato.
Ancora un costone da superare sopra luscita del famoso e frequentatissimo
canale Nord che si sale quando cè la neve bene assestata
dal Fregabolgia, poi finalmente le ultime pietraie della cima che
strapiomba sul versante opposto.
Magnifico panorama: tutta la conca del Calvi lontanissima, i Diavoli,
la Presolana e tantissime altre cime, è proprio unimmensa
gioia godere di queste bellezze Orobiche.
E mezzogiorno, ci sta uno spuntino, foto e un rintocco alla
campanella prima di scendere per lo stesso percorso e pranzare tutti
insieme alla baita ora che i timori dellincognito sono pian
piano spariti.
Ci aspetta ancora una lunga discesa per arrivare poi alle auto verso
le 16.
La nuova esperienza è stata una gradevole sorpresa in particolare
per una persona che nonostante abbia frequentato queste zone da
oltre 50 anni, ancora non aveva scoperto questo itinerario e dice
testualmente che: chi non è venuto oggi ha perso davvero
qualcosa di molto particolare.
Evviva non è mai troppo tardi per le sorprese!
Giornata variabile non troppo calda, si può dire bellissima
grazie anche allottima compagnia.
Purtroppo torniamo a casa ancora nel caldo torrido augurandoci per
il bene di tutti, che possa arrivare presto la pioggia tanto attesa.
Grazie a Gigi bravissimo capo-gita.
Tempo impiegato per la salita ore 4,30 circa più la discesa.
Dislivello 1450 metri.
Alla prossima!
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