23 luglio 2022 - Monte cabianca m 2601

Da un bel po' di tempo persiste un caldo torrido che sta caratterizzando questa anomala estate, ma le giornate sono molto lunghe quindi approfittiamo del momento perfetto per questa escursione che è “abbastanza lunga”, ma siamo sempre in movimento,allenati e quindi proviamo a raggiungere la nostra vetta: il Cabianca, la cui dorsale fa da spartiacque tra la Val Seriana e la Val Brembana a cavallo tra i comuni di Carona e Valgoglio.
Noi saliamo dalla valle del Goglio località Bortolotti dove arriviamo alle 7,15 circa dopo esserci tassativamente muniti del ticket parcheggio.
Già i primi canaletti che di solito bisognava scavalcare per non bagnarsi subito le scarpe sono secchi e ti guardi intorno, tendi l’orecchio per sentire il gorgoglio dell’acqua che non c’è.
A metà bosco per fortuna la fontanella regala, seppur in quantità ridotta, una buonissima e freschissima acqua.
Continuiamo fino al pianoro e procediamo a sinistra ancora zigzagando, ora in forte pendenza, nei pressi della condotta che scende in picchiata alla centrale di Valgoglio dopo aver captato l’acqua dai famosi e bellissimi laghi sparsi nelle varie conche dove si specchiano i superbi e selvaggi monti come il nostro Cabianca, il Madonnino e altri.
Si arriva alla casa dei guardiani e alle strutture Enel sotto la diga del Succotto e si continua costeggiando una notevole parete che ci porta alla baita Lago Nero (strutture un tempo adibite al personale di controllo condutture varie).
Una bella e doverosa sosta per valutare le nuvolette sparse che ora sembrano diradate, anche perché un attimo prima abbiamo sentito due preoccupanti “tuonate”: vuoi vedere che piove proprio adesso!
Qualcuno ad ogni modo, aveva già decide di fermarsi qui.
Dopo la baita bisogna salire al Lago Nero: “Nero” proprio perché molto profondo e ricco d’acqua, ma ora ci appare purtroppo quasi vuoto, così come quello d’Aviasco: che tristezza e desolazione, solo pietre e sabbia, un ambiente quasi irriconoscibile anche se questa situazione ci dà l’idea di come poteva essere questa zona prima che venissero costruite le dighe che hanno portato alal formazione di questi laghi artificiali.
Comincia adesso però la parte più impegnativa della nostra escursione, un percorso nuovo che si addentra appena dopo la diga d’Aviasco nella valle laterale e si alza subito sopra i laghi, ma appena raggiunti un paio di pianori scopriamo altri due laghetti NATURALI pieni della preziosa acqua: una perla inaspettata, belli, silenziosi , misteriosi, sembrano quasi dire “… non svuotateci”.
Il sentiero prosegue e si inerpica velocemente tra le pietraie e sfasciumi, passando sotto ad alti roccioni fino alla cresta che collega i monti di Valrossa e la nostra meta: il Cabianca!
E’ bellissimo il contrasto del marrone-giallo delle ripide pareti ed il biancore delle pietraie che contrastano con l’azzurro pallido del cielo velato e per fortuna ventilato.
Ancora un costone da superare sopra l’uscita del famoso e frequentatissimo canale Nord che si sale quando c’è la neve bene assestata dal Fregabolgia, poi finalmente le ultime pietraie della cima che strapiomba sul versante opposto.
Magnifico panorama: tutta la conca del Calvi lontanissima, i Diavoli, la Presolana e tantissime altre cime, è proprio un’immensa gioia godere di queste bellezze Orobiche.
E’ mezzogiorno, ci sta uno spuntino, foto e un rintocco alla campanella prima di scendere per lo stesso percorso e pranzare tutti insieme alla baita ora che i timori dell’incognito sono pian piano spariti.
Ci aspetta ancora una lunga discesa per arrivare poi alle auto verso le 16.
La nuova esperienza è stata una gradevole sorpresa in particolare per una persona che nonostante abbia frequentato queste zone da oltre 50 anni, ancora non aveva scoperto questo itinerario e dice testualmente che: “chi non è venuto oggi ha perso davvero qualcosa di molto particolare”.
Evviva non è mai troppo tardi per le sorprese!
Giornata variabile non troppo calda, si può dire bellissima grazie anche all’ottima compagnia.
Purtroppo torniamo a casa ancora nel caldo torrido augurandoci per il bene di tutti, che possa arrivare presto la pioggia tanto attesa.
Grazie a Gigi bravissimo capo-gita.

Tempo impiegato per la salita ore 4,30 circa più la discesa.
Dislivello 1450 metri.

Alla prossima!

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