21
maggio 2022 - Zucco Barbesino m 2154
Ultimamente abbiamo rinviato e annullato diverse uscite per condizioni
meteo non favorevoli; finalmente ora il tempo si è stabilizzato
e per oggi 21 maggio le previsioni indicano una bella giornata.
Siamo pronti alle sette al solito punto di ritrovo a Mozzo con
destinazione Valtorta (Alta Val Brembana), località Ceresola,
parcheggio rifugio Trifoglio, da dove inizia la nostra escursione.
Seguiamo le indicazioni per rifugio Grassi (Tre Signori) che gira
a destra quasi subito mentre noi continuiamo su strada asfaltata
ancora per un po', costeggiando un limpidissimo laghetto artificiale
per poi affrontare di petto i ripidi pratoni che sono ottime piste
per gli sciatori, portandoci così subito parecchio in quota
già nei pressi dei Piani di Bobbio, anche se due gentili
escursioniste avrebbero preferito continuare comodamente su strada.
Il nostro sentiero per la salita allo Zucco Barbesino inizia nei
pressi di un casello della seggiovia a ridosso dei torrioni e
comincia subito a salire mentre a sinistra prosegue per il giro
ad anello dei Campelli; inizialmente qualche bollo ogni tanto,
poi su su tra roccette e traversini vari, risaliamo la valle dei
Mughi e lo spettacolo man mano si sale è garantito e bellissimo.
Osserviamo numerose doline, torrioni e altri punti di notevole
interesse geomorfologico nonché un coloratissimo contrasto
dei verdi prati pieni pieni di primule viola gialle e genziane,
qualche abbozzo di rododendri e il grigio delle rocce.
Nel giro di un'oretta siamo in cresta dove c'è una piccola
ed esile Croce che crediamo sia la vetta: benone!
Ammiriamo il nostro Zucco di Barbesino, la cima che sovrasta i
Piani di Bobbio e separa le due ampie conche della Val dei Mughi
a Nord (appena salita) e della Valle dei Camosci a Sud.
Il Barbesino si trova alla sinistra del molto blasonato Zucco
dei Campelli -centrale- che ospita la bella ferrata Minorzio e
l'intero anfiteatro compreso lo Zucco di Pesciola, il tutto costituito
da rocce chiare dall'aspetto dolomitico.
Sotto di noi i vastissimi Piani di Bobbio, di fronte le Grigne
e tanto altro ancora: una vera meraviglia.
Qualche minuto dopo però, uno spiritoso Bepi capogita,
esclama che la cima non è questa su cui siamo, ma quella
davanti a noi (nientemeno che lo Zuccone dei Campelli) e lo dice
in maniera tanto seria che quasi quasi poteva convincere.
Scendendo dalla cima deviamo in direzione dell'arrivo della seggiovia
Camosci e direttamente al rifugio Lecco, molto conosciuto e frequentato.
Abbiamo tutto il tempo per pranzare, raccogliere le erbette fresche
nonché fiori i di tarassaco, compreso un pisolino e goderci
il sole.
Alle 13 circa possiamo tornare tranquillamente alle auto proseguendo
la raccolta delle erbette e al parcheggio arriviamo più
o meno alle 14: qui birra e ghiaccioli.
E' piuttosto presto, ma nonostante l'escursione sia stata breve
(iniziamo a camminare alle 8 e alle 10,30 siamo in vetta), siamo
rimasti comunque stupiti e meravigliati per ciò che ci
ha fatto scoprire in un altro versante del Gruppo degli Zucconi
che non conoscevamo, nonostante le numerose salite lungo i blasonati
canalini, canaloni e ferratine che caratterizzano questo bellissimo
gruppo montuoso.
Escursione sicuramente da ripetere, troppo bella e inaspettata.
Tempo totale 5 ore circa per 806 metri di dislivello.
Alla prossima!
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