8 maggio 2021 - Monte Ubione m. 895 - Corna Marcia m. 1033

Si riparte per la seconda volta in questo 2021 e speriamo davvero che il maledetto virus non ci fermi più: è da tanto tempo che gira attorno a noi bloccandoci il respiro e tenendoci prigionieri della paura, dei contagi, degli abbracci, bloccandoci "la vita".
Non avendo completato il programma 2020 sempre per colpa del malefico Covid 19, abbiamo pensato di recuperare per il 2021 alcune uscite, ma dopo la bella escursione al Boione-Molinasco e la seconda a febbraio sulle nevi delle Torcole, eccoci di nuovo fermi: zona arancione, zona rossa, STOP!
Finalmente però con la fine di aprile è arrivato il passaggio della Regione in zona gialla e si cominciano a valutare le prime gite adatte alla ripresa, tenendo conto della mancanza di allenamento, anche se qualcuno in generale, sia con un pretesto o altro ne ha approfittato per fare due, quattro, sei passi…
Ci troviamo quindi alle 7,30 di sabato 8 maggio per dirigerci verso Clanezzo con destinazione Monte Ubione, giro-periplo di questa cima posta a pochi chilometri da Mozzo, nella Valle Imagna e che presenta la parte più elevata in forma quasi triangolare e piuttosto verticale.
Pur avendo un'altezza decisamente modesta è ben visibile e riconoscibile da molto lontano e la sua posizione strategica è stata elemento di contesa in passato.
Siamo in tanti questa mattina e come comprensibile non vediamo l'ora di muovere i primi passi; c'è un certo fermento che attira l'ammirazione di due giovanotti anche loro in partenza ma per Carona laghi Gemelli.
Il programma dell'escursione non è ancora definito del tutto, in linea di massima la vetta dell'Ubione e poi se le gambe reggono possiamo arrivare fino alla "Corna Marcia".
L'inizio dell'escursione è lungo una strada alpina con curve molto ripide e se i primi escursionisti "davanti" innestano subito la quarta, gli altri non si lasciano ingannare e procedono con passo più tranquillo.
Il sentiero poi diventa una traversata stretta nel bosco che porta ad una radura ai piedi dell'Ubione.
Ci raggruppiamo e aspettiamo un amico che ci segue, quindi proseguiamo direttamente verso la Corna Marcia (ci sentiamo tutti in forma sicuri che le gambe reggono).
Il percorso si svolge quasi sempre sulla cresta rocciosa nascosta da vegetazione e per un disguido un'escursionista si attarda ad aspettarne due credendoli indietro mentre erano già arrivati.
Dal culmine della Corna Marcia, lo spettacolo che si offre è straordinario e la vista sulla catena orobica e le valli sottostanti è esaltata dalla bella giornata.
Dopo le foto di rito, si ritorna alla selletta che divide l'Ubione dalla Corna Marcia e qui Pietrino vorrebbe fermarsi a mangiare, ma la meta è lassù, oltre gli alberi più alti dai quali spunta la cima della grande Croce di vetta.
Seguendo il "Passo Alpino", un sentiero piuttosto "ardito" per la pendenza, un po' soffiando un po' sostando, inerpicandoci nella folta vegetazione verso mezzogiorno tocchiamo finalmente la grande Croce del Monte Ubione.
Anche da questa cima il panorama è bellissimo spaziando dalla Pianura Padana, alla sottostante Valle Imagna, la bassa Valle Brembana, il corso del Brembo e in primo piano il Linzone nonché il Menna e l'Arera ancora imbiancati e tanto altro ancora.
Sosta pranzo e molte amichevoli chiacchierate dove inevitabilmente affiorano i temi della situazione attuale, ma esorcizziamo il tutto con un buon sorso di mirto e un pensiero va a Margaret che proprio stanotte ha perso il suo caro e longevo papà.
Foto di rito e ritorno dall'altro versante per completare l'anello sempre con le stesse caratteristiche di percorso: ripidità e traversi, passando dalle vasche per la raccolta acqua che serviva per la centrale di Clanezzo (oggi tutto abbandonato).
Via via, sempre più giù, improvvisamente siamo attratti da un bellissimo fiore, quindi tutti in tondo a fotografare la bellissima aquilegia bianca e blù.
Arriviamo alle auto verso le 15 dove la compagnia si saluta amichevolmente rispettando sempre le norme imposte dalla situazione pandemica.

Dislivello totale circa 900 metri, durata dell'escursione soste comprese 7 ore.
Ottima ripresa in una giornata soleggiata e molto piacevole che speriamo possa ripetersi al più presto.

Alla prossima!


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