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ottobre 2021 - Canti - Tre Faggi dalla Forcella di Bura
Previsioni ottime sabato 23 ottobre per la nostra uscita autunnale, praticamente l'ultima dell'anno in quanto la prossima sarà solo una passeggiata leggera per finire il programma con saluti e vin brulé. Ci teniamo a bassa quota dato la stagione e ci godiamo le belle vallate vicino a casa. Partiamo alle 7,30 da Mozzo per Forcella di Bura dopo Brembilla e Gerosa in val Brembilla (laterale della Val Brembana) e nel punto in cui la strada valica verso la Val Taleggio in direzione di Peghera, lasciamo le macchine. A destra parte il sentiero per il monte Foldone, Sornadello, Pizzo Grande, gruppo che si presenta già soleggiato mostrando le sue forme frastagliate con punte aguzze che conferisce un aspetto selvaggio al panorama di cui possiamo godere. La nostra meta oggi parte a sinistra dalla Forcella di Bura con destinazione "I Canti" e la località "I tre Faggi". Il sentiero si inoltra subito nel bosco umido, anzi bagnato e si alza fino alla prima grande casa a metri 1200 ben sistemata con caratteristici oggetti di vita dell'alpe appesi in bella mostra alle pareti della ex cascina, dove si apre un ampio panorama sulla Val Taleggio. Che colori: prati verdissimi si confondono con il rosso, l'arancio, il giallo, l'ocra, il marrone delle piante che li attorniano in una tavolozza di colori unica e irripetibile. Due signori del posto molto orgogliosi del loro territorio ci raccontano un po' la storia di quella casa. Il sentiero sale di nuovo nel folto bosco, a tratti stretto ed esposto ora sul versante della Val Taleggio, ora sul lato della Valle Imagna, praticamente un lunghissimo crinale. Superiamo un rudere con un cartello con indicato "Corna Bianca" metri 1298 e appena sopra una piccola croce in ferro con dedica. Proseguiamo di nuovo sul crinale e nonostante gli alberi siano ancora coperti di foglie (tanto che non vediamo assolutamente niente ai lati) ne troviamo comunque tantissime a terra che ci divertiamo a strusciare i piedi: cric, croc, cric croc, che dolce musica. Arriviamo ad un'altra grande nuovissima costruzione nei pressi dei Tre Faggi ma ci passeremo più tardi, nel ritorno; per ora contorniamo sulla destra lo Zucco di Pralongone per raggiungere il sentiero Cai 571 fino alla Madonnina della cima dei Canti, mt. 1510. Ovviamente dalla cima il panorama è sempre bellissimo, ampio, con vista Resegone: peccato che il cielo si stia leggermente velando. Dopo le foto della nostra prima meta prendiamo il sentiero diretto ai Tre Faggi a 1563 di quota. Monumenti naturali molto conosciuti, ammirati anche dalle scolaresche i tre enormi faggi uno a fianco all'altro fanno un tutt'uno, una vera meraviglia e specchiandosi nel piccolo laghetto offrono una visione ancor più magica, specialmente ora nella loro splendida veste autunnale. Qui ci fermiamo per la sosta pranzo, è l'ora giusta, mezzogiorno, quindi tra un panino ed un dolcetto diamo fondo alle nostre scorte. Una foto quando c'è il sole, ma anche quando non c'è che sembra un bianco-nero d'altri tempi. Dopo aver gustato di tutto e di più come al solito, ci prepariamo per il ritorno e Mirco (nuovo amico oggi) non avendo portato panini perché si aspettava un rifugio ha rischiato di mangiare più di tutti non potendo rifiutare le delizie offerte dai partecipanti. Quindi riprendiamo l'itinerario della mattina e alle 14,30 circa siamo alle macchine. Nel frattempo, le foglie si sono asciugate e il "cric, croc, cric, croc" è ancora più bello. Eravamo così intenti a chiacchierare che al bivio abbiamo seguito per un po' il sentiero bello e più invitante che portava a Gerosa e che ovviamente abbiamo dovuto risalire per tornare sui passi giusti. Doverosa sosta caffè all'unico bar aperto a Gerosa, però buono. A Mozzo arriviamo verso le 16. Dislivello circa 850-900 metri con i su e giù, tempo impiegato circa 6 ore comprese le soste. Ottima e bellissima escursione molto piacevole ancor più la briosa compagnia. Alla prossima! clicca qui per tornare al calendario escursionistico 2021 |