25 settembre 2021 - Monte Alben m.2019 - Cima Croce m.1978

Questa volta le condizioni meteo non ci impediscono di effettuare la nostra escursione al monte Alben, metri 2019, nelle Prealpi Orobiche.
Partiamo alle 7 da Mozzo per Cornalba (Val Serina) e senza traffico arriviamo velocemente a destinazione; troviamo un paese fantasma, addormentato, avvolto nel più assoluto silenzio.
Solo alcuni graziosi cagnolini ci salutano chiassosi: forse vogliono venire con noi.
Ammiriamo proprio sopra il nostro naso la famosissima Corna Bianca, impegnativa palestra di roccia, dove moltissimi arrampicatori l'hanno salita ormai da tutte le parti e ci avviamo verso la nostra meta.
Camminiamo per quasi due ore nel bosco, inizialmente in piano ma via via il sentiero si inerpica con mille tornanti nascosti nel folto verde che costeggiano e scavalcano profondi canaloni e non ti accorgi che intanto guadagni quota fino ad arrivare ad una ampia conca verdissima che offre ancora pascolo a mucche che vediamo sparse nel prato e a delle capre aggrappate a dirupi che ci guardano con curiosità.
Breve sosta per un sorso d'acqua e osservando la bella bastionata calcarea che racchiude la valle, con calma e attenzione, ci apprestiamo a raggiungere la cima su sentiero abbastanza ripido e diretto e all'incrocio con sentieri provenienti da altri itinerari: improvvisamente rivediamo la croce ma anche molti escursionisti.
La giornata è ottima e un piacevole venticello tiene lontane le nebbie che tentano di salire: sono quasi le undici.
Proseguiamo lungo il sentiero delle creste, molto bello: è un continuo alternarsi di su e giù nelle rocce con alcuni punti esposti; è qui che si vede bene il carattere dell'Alben, catena montuosa che separa la valle Brembana dalla valle Seriana e dove il grandissimo Walter Bonatti ha mosso i suoi primi passi da montanaro.
Picchi, strapiombi, canaloni che visti da lontano mostrano la tipica e riconoscibile linea frastagliata.
Una particolare apertura con doppia curva nella roccia attira la nostra attenzione, una foto in velocità e dobbiamo proseguire, troppa folla oggi.
Arriviamo al Passo della Forca, metri 1848; il programma prevede anche la salita al Monte Croce che a guardarlo sembra roba da poco, è subito lì, ma richiede un bel quarto d'ora intenso.
Salendo si scorge un tratto di fune della ferrata Maurizio che sale dall'altro versante e la cima come sempre regala un bellissimo panorama.
Anche qui molta gente rilassata che si gode lo spettacolo.
Ci accomodiamo alla sottostante baita del Giacomo per il meritatissimo pranzo e poi percorriamo tutta la verde valle fino alla baita (Sura??) del Tullio che si ferma in alpeggio con la famiglia ancora una settimana.
Mentre acquistiamo i suoi formaggi, il Tullio ci sorprende preparandoci con la moglie, un caldissimo e ottimo caffè con tanto di grappa: che accoglienza, che carini.
La simpatia è reciproca e si passa una mezz'oretta in bella genuina e sana compagnia: grazie a Tullio a Rita e figlia.
Ora si rientra nel folto bosco e chiacchierando del più e del meno quasi non ci accorgiamo di arrivare al parcheggio.
Solo adesso, alla fine del percorso incontriamo alcune persone passeggiare nelle vicinanze del paese.

Sono le 15,30 e a Mozzo arriviamo alle 16,30 circa.
Dislivello 1200 metri più i su e giù; tempo impiegato per tutto il giro 7 ore circa.
Bellissima giornata soprattutto sapendo che domani, domenica, pioverà di sicuro per tutto il giorno.

Alla prossima!


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G.E.M. Gruppo Escursionistico Mozzo      E-mail: info@gem-mozzo.it