8 Febbraio - Monte San Primo m 1685

Annullata e abbandonata l'impresa l'anno scorso per una nevicata improvvisa quando eravamo già al passo del Ghisallo, ci riproviamo nel 2020, dopo un rimando dall'1 all'8 di febbraio sempre per le condizioni meteo, ma alla fine la perseveranza ci premia.
Eccoci alle 7,30 in partenza da Mozzo per il monte San Primo metri 1682, la nostra meta nel bellissimo Triangolo Lariano.
Si tratta di un percorso che attraversa in verticale il territorio compreso tra i due rami del lago di Como e la fascia collinare meridionale tra Como e Lecco.
Il punto di partenza dell'originale percorso è Brunate vicino a Como e l'arrivo è Bellagio, il promontorio dove il lago si apre a formare i due ramo.
Lungo 30 km è consigliabile percorrerlo in due giorni: ovviamente noi ne percorriamo solo una parte.
Arrivati al Passo del Ghisallo dove si trova la famosa chiesetta della Madonna protettrice dei ciclisti con tanti cimeli ed esposizioni di mitiche biciclette appartenute a famosissimi professionisti come Bartali, Coppi, Gimondi e tanti altri, proseguiamo per Piano Rancio, ormai addentrati nelle vallette, avendo lasciato da un po' la pianura e i laghi Annone, Pusiano ed il grazioso Lago del Segrino (che invita a fare il giro sulle sue sponde).
Iniziamo a camminare verso le 9 su terra dura, ancora ghiacciata e guadagniamo in poco più di mezz'ora almeno 300/400 metri di dislivello sui prati spogli del monte Ponciv per sbucare sulla panoramica e ampia cresta che in direzione ovest conduce ancora in un'oretta alla nostra vetta.
Il panorama che si presenta ai nostri occhi è semplicemente imponente e meraviglioso, anche se la giornata non è limpidissima: il Piano del Tivano, il lago di Como e una corona di vette imbiancate fra cui Le Grigne, il Legnone e via dicendo.
E' un piacere condiviso con i tanti escursionisti che oggi incontriamo (persino alcuni conoscenti delle nostre zone) il perdersi fra queste meraviglie.
Sosta pranzo più in basso al riparo dell'arietta che sta arrivando; c'è il simpatico "cane-orso" di Ettore che cerca di bere passando e ripassando divertito sui tre metri quadrati di ghiaccio di una buchetta.
Poi tranquillamente e molto turisticamente chiacchierando e scambiandoci opinioni sui fatti recenti ma soprattutto su strane ricette di cucina, ritorniamo alle macchine, però molto attentamente in quanto il sole ha sciolto il gelo e il terreno è un po' infido e traditore.
Non ci lasciamo mancare il piacere di caffè e bevande calde unite ai saluti, quindi ritorniamo a casa senza molto traffico.

Partiti alle 7,30 da Mozzo ci ritorniamo alle 16 circa.
Bellissima giornata in ottima e simpatica compagnia.
Tempo impiegato totale 3,30 ore su bellissimo percorso, non faticoso, quasi turistico con 700 metri di dislivello.

Alla prossima.


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