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Febbraio - Monte Guglielmo m 1948
La salita al Guglielmo dal versante di Pezzoro rappresenta la via preferita dagli sci-alpinisti, preparati tecnicamente e allenati a sostenere oltre mille metri di dislivello ed anche per questo motivo si è scelta questa meta in questo periodo dell'anno per soddisfare le loro aspettative insieme a quelle degli irriducibili amanti delle ciaspole che possono approfittare dello stesso percorso. Le condizioni perfette si erano verificate nel 2018 quando purtroppo però per vari motivi parecchi nostri soci erano impegnati altrove e la "gita perfetta" fu effettuata solo da 4 fortunati mentre, gli assenti si erano proposti di ripeterla appena possibile. Dopo un fine autunno speranzoso in termini di precipitazioni nevose, l'inverno si è dimostrato particolarmente asciutto e fino all'ultimo abbiamo sperato in qualche precipitazione, ma invano; quindi gli sci-escursionisti si rassegnano e come si dice "attaccano gli sci al chiodo" e fanno compagnia ai "normali" escursionisti. Partiamo da Mozzo alle 7 per Pezzoro metri 911 nella Val Trompia e iniziamo a camminare alle 8,45 su strada carrareccia fino al rifugio Cai Valtrompia posto in soleggiata posizione in un'oretta circa. Da qui prendiamo il sentiero e fa strano vedere tutto intorno i pendii color marrone dovuto all'erba vecchia e al terreno gelato. Inoltre, appena rientrati nel bosco ci troviamo a scavalcare i tratti di ghiaccio vivo ancora per mezz'ora fino alla Malga Pontogna fin che la neve diventa più uniforme; qui possiamo calzare i ramponi per affrontare con sicurezza prima un bel traverso, molto esposto, e poi il famoso "RATU'" che pur zigzagando sale con bella pendenza mantnendo sempre una certa inclinazione e sembra non finire mai. In questi passaggi più delicati, ci assistono i nostri esperti Gigi e Palmiro. I faggi secolari incontrati nei pressi del rifugio fino al pianoro li osserviamo appena, ma sarà nella discesa che ci renderemo conto della loro vera grandezza. Una piccola sosta e lo sguardo comincia a spaziare su un susseguirsi di gobbe e colme di varie misure e davanti a noi si presenta il grande monumento di vetta "Il Redentore" costruito nel 1902 e risistemato nel 1965 ad opera del sig. Montini, padre del Pontefice Paolo VI che è ricordato con una bella statua proprio accanto al Redentore. Il complesso del Guglielmo ha diverse cime e il suo aspetto imponente e severo è identificabile da ogni angolo della Pianura Padana Centrale; divide il solco della media Val Trompia dal lago d'Iseo. Ci siamo pare, ma il Redentore sembra addirittura allontanarsi: una gobba, un'altra e poi un'altra ancora ed infine l'ultimo "Ratì" ed eccoci sulla cima "Castel Bertino" e il panorama è davvero immenso. Sotto di noi il lago d'Iseo purtroppo appena visibile per una velatura bassa, mentre sono superbe le Orobie, la Presolana, il Diavolo-Diavolino, l'Adamello, l'Ortles-Cevedale, il Grignone, l'Arera, il Bernina, ecc. mentre una linea di smog in lontananza copre la pianura. Ovviamente incontriamo solo camminatori. Sosta pranzo, imbacuccati, riparati appena appena dal venticello e poi ritorno. Si vorrebbe evitare la discesa del "Ratù", ma dobbiamo cercare degli occhiali dimenticati durante le manovre di stamattina; per fortuna li troviamo. Alcuni non vedono l'ora di fare i camosci e saltare giù velocemente per fermarsi ad aspettarci sdraiati al sole: sveglia!! Arrivano le palle di neve e rinfrescano le idee a tutti e insieme con cautela si ritorna alla Malga Pontogna, ma il divertimento non è finito; una bella buca di ghiaccio sicuro ci invita a pattinarci sopra. Vuoi rinunciare a una simile goduria: che bellezza e che bambini grandi! Ci liberiamo dalla ferramenta e gustiamo caffè e solite cose al rifugio Valtrompia, poi più leggeri proseguiamo fino alle macchine tranquilli ed anche il ritorno a Mozzo alle 17 fila liscio. Dislivello metri 1037 Tempo impiegato salita 3,5 ore discesa quasi tre. Ottima e bellissima escursione. Chi ama la montagna la frequenta e sa anche rinunciare agli sci: complimenti a chi non ha mollato e anche con fatica ha raggiunto la cima. Che bella soddisfazione!! Alla prossima. clicca qui per tornare al calendario escursionistico 2020 |