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Punto
di partenza:
Carona
Dislivello di salita:
m 1600
Difficoltà: EE
Ore salita: 4,00 |
ll monte Masoni non è certo fra le cime più
conosciute della catena orobica, ma è caratterizzato da
molti aspetti assolutamente interessanti. Innanzitutto con il
suoi 2663 metri è la cima più elevata delle Orobie
occidentali.
È poi una cima dalla morfologia particolare: niente rocce,
niente pascoli, ma una vasta distesa di pietrame che richiama
gli scenari delle cime dell'Alta Valtellina.
Una cima gemella, con due ripiani terminali posti alla medesima
altezza, con una grande croce a segnale quale sia quella effettiva.
Una cima, infine, che regala un panorama di prim'ordine, paragonabile
a quello celebratissimo del suo vicino e più famoso antagonista,
il Corno Stella.
Ad est vediamo i gruppi del Pizzo del Diavolo, del Redorta e del
Rodes.
Lontani si scorgono il pizzo Tresero, il Gran Zebrù, l'Ortler
e la Cima Piazzi.
A nord si distinguono, da destra, il gruppo Scalino-Paniale, la
testata della Valmalenco, il monte Disgrazia e l'intero gruppo
del Masino.
Più a sinistra ancora ecco i pizzi Stella, Tambò,
alle cui spalle fanno capolino le cime dell'Oberland bernese,
con le sue cime culminanti, il Finsteraarhorn e la Jungfrau, a
cui sembrano appiccicate ad angolo retto le vette prepotenti del
Mischabel.
Più ad occidente il pizzo Stella nasconde allo sguardo
buona parte della catena orobica occidentale, ma non impedisce
allo sguardo di raggiungere il Monte Rosa, il Cervino e il Gran
Paradiso.
La salita alla vetta lungo la Val Sambuzza, si concluderà
con la discesa verso il Rifugio Longo da cui ripartiremo per scendere
lungo la sterrata che ci riporterà a Carona, chiudendo
così questo lungo giro ad anello
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