Sabato
14 Aprile - Monte Suchello m 1541
Tempo variabile tutta settimana e ancora molta neve oltre i 1800
metri, ma il nostro programma prevede una cima relativamente bassa
quindi sicura e anche l'arrivo previsto del bel tempo ci permette
di muoverci tranquillamente.
Il Suchello è situato nella media Val Seriana a cavallo con
la Val Serina e precisamente nel comune di Costa Serina.
Partiamo da Vertova, percorrendo la valle omonima, selvaggia e un
po' solitaria, oggi meravigliosamente ricca di acqua cristallina,
che colora tutte le pozze e scorre con un certo vigore nel suo letto
torrentizio che accompagna in piano la prima parte della valle e
poi con una suggestiva ed ampia mulattiera acciottolata ci mostra
d'improvviso una bellissima, fresca e spumeggiante cascata che cattura
la nostra attenzione.
Non mancano divertenti attraversamenti sull'acqua, padrona assoluta
in questo luogo.
Arrivati all'ultima captazione delle sorgenti, al bivio abbandoniamo
l'asse principale della Valle, il cui sentiero (527) continua con
un vero e proprio canyon a strapiombo sul torrente fino alle sorgenti;
passaggio questo, comunque chiuso.
Iniziami quindi la risalita del sentiero 525A denominato della "Borleda",
da poco ripristinato dal CAI di Gazzaniga per i suoi 35 anni di
fondazione.
Proseguendo nel bosco con fondo in terra e sassi si incontrano prima
la "Baita Borleda bassa" e poi con andamento relativamente
ripido e tranquilli traversi si incontra la "Baita Borleda
Alta", più trascurata della precedente, forse abbandonata
e completamente circondata da arbusti, ma con tanto di numero civico:
il "426".
Proseguendo, incontriamo altri due ruderi detti "della Cagna":
adesso la pendenza aumenta decisamente, sempre nel bosco ancora
spoglio, ma non ancora libero dalle foglie cadute in autunno e dove
primule e anemoni faticano a mostrarsi.
Arriviamo al tratto finale di questo lungo spallone, in spazi più
aperti che regalano la visione completa della testata della Val
Vertova e l'imponente massiccio dell'Alben e che si congiunge al
sentiero 525 al Passo di Barbata, nostro primo punto d'arrivo.
Sono già passate quasi due ore e mezza e il Suchello, alla
nostra sinistra, sembra essersi dispettosamente allontanato dal
punto in cui prima avevamo visto la Croce di vetta.
Il sentiero 519 che traversa sul versante della Val Serina ci fa
perdere un centinaio di metri di quota che poi impetuosamente ci
fa recuperare zizzagando su un ripidissimo sentiero tra slavine
e neve ancora presente su questo versante del nostro monte: faticoso,
ma anche appagante e divertente fino al raggiungimento della cima
tanto sospirata.
Dopo aver spaziato tutto l'orizzonte dal Linzone alle Grigne, alla
Presolana e alle belle vallate sottostanti e condiviso emozioni
con gli escursionisti presenti, scendiamo con la massima cautela
assaporando il fresco che quest'ultima neve di primavera ci offre
per tornare al Passo Barbata per la meritata sosta pranzo.
Vicino il bel roccolo di Barbata con un esplicito avviso di sapore
nostrano: "qui si lavora per hobby, provare per credere";
invece noi tra un panino, un biscottino e un grappino conversiamo
piacevolmente e ci godiamo in estremo relax la soleggiata giornata.
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario dell'andata incontrando
veramente pochissime persone, mentre molto diversa è la frequentazione
della parte iniziale-turistica della vallata con un vero andirivieni
di persone moltissime della quali a passeggio con cani di tutte
le razze. Arriviamo
alle macchine alle 15,30 circa e a Mozzo alle 16,45 Bellissima escursione
in ambiente straordinario e selvaggio.
Sviluppo positivo: 900 metri
al passo Barbata più 300 per la vetta
Km. percorsi circa una ventina
Tempo impiegato 7,30 ore soste comprese.
Alla prossima!
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