Sabato
7 Luglio - Monte Legnone m 2609
Recuperiamo
questa escursione programmata per i primi giorni del maggio scorso,
ma sospesa per la presenza di troppa neve residua dovuta alle abbondanti
precipitazioni della scorsa stagione invernale, rimandando ad una
prossima occasione la prevista uscita al Piz Tambò in calendario
per oggi.
Partiamo da Mozzo alle 6 per Dervio sulla sponda orientale del lago
di Como, ed entriamo nella Val Varrone fino ad Introzzo, paese antico
con parti arcaiche e il cui nome risale al Medioevo quando tutta
questa terra era chiamata "Mont'Introzzo", riferendosi
all'intera Val Varrone insieme agli altri paesi di Tremenico, Sueglio
e Vestreno e tra questi era considerato il punto più importante.
L'abitato è piuttosto isolato tanto che una strada vera e
propria fu costruita per motivi militari solo durante la Prima Guerra
Mondiale.
Proseguiamo fino alla località "Roccoli Lorla"
dove parcheggiamo e verso le 8 iniziamo la nostra escursione al
Monte Legnone metri 2609, la più alta cima della provincia
di Lecco e del settore occidentale delle Alpi Orobie elevandosi
a tal punto da essere visibile da Milano e dalla Brianza.
Con la sua bella forma piramidale e linee regolari, forma un poderoso
pilastro d'angolo fra il bacino del lago di Como e la Valtellina,
separandola dalla Val Varrone e l'adiacente Valsassina.
Inizialmente percorso facile e con poca pendenza in un bosco prevalentemente
di larici ricchissimi di pigne resinose; si incontrano un paio di
baite e stalle, ma via via il sentiero diventa più impegnativo,
passando a strapiombo sul fianco della montagna portandoci in alto
fra rocce attrezzate con corde per facilitare il passaggio.
In due ore circa siamo al bivacco "Cà de Legn"
a 2180 metri, dove ci meritiamo una gradevole sosta in compagnia
di alcuni placidi stambecchi che si godono beatamente il sole e
l'aria fresca.
Scrutiamo bene la piramide che spicca di colpo davanti a noi per
400 metri e via ripidi senza respiro superando diversi tratti con
corde, fino al passo dove la visuale si apre a 360 gradi sulla sottostante
Valtellina con il bel corso del fiume Adda, i laghi di Mezzola,
di Como e anche quello di Lugano e altro.
Come sono lontani!
Siamo però sull'anticima e la croce di vetta sembra lì,
ma ci dividono ancora un centinaio di metri di cresta in ambiente
tipico di cime d'alta quota,
C'è parecchio movimento con escursionisti provenienti da
altri itinerari perciò non abbiamo difficoltà per
farci scattare la classica foto di gruppo che ci vede come sempre
raccolti attorno alla Croce di vetta.
E' grande la soddisfazione che offre questo Monte e vorremmo sostare
un po' di più, ma ci aspetta il pranzo alla "Cà
de Legn" per cui ci tocca scendere, attentissimamente.
C'è un "drone" che gira attorno facendo impazzire
la cagnetta Anny che si tranquillizza solo a biscotti e non manca
nemmeno la solita nuvoletta che ombreggia un attimo e ci tiene freschi.
Ritorno alle auto accompagnati da simpatiche capre e caproni fino
alla loro stalla e giunti al laghetto vicino al parcheggio troviamo
aperta una miracolosa fontana da cui sgorga un'acqua fresca che
ci rigenera e rilassa.
A metà della strada valliva ci fermiamo per la solita birra-caffè
e quindi dritti a casa senza intoppo, traffico scorrevole e una
grandissima gioia per questa bellissima, bellissima e stupefacente
escursione.
Sviluppo positivo: 1200 metri circa
Km. percorsi: circa quindici
Tempo impiegato: 7 ore soste comprese.
Alla prossima!
|