8-9
luglio 2017 CORDATA DELLA PRESOLANA
Escursione
fuori programma del 9 luglio in Presolana
Grandissimo, strepitoso evento sulla Presolana il 9 Luglio 2017.
Si puntava al raggiungimento del Primato Mondiale per il maggior
numero di persone legate ad una corda: legate ad una corda in
un abbraccio simbolico alla Montagna Regina delle Orobie, per
l'appunto la Presolana.
Da mesi, gli organizzatori stavano preparando e lavorando per
la riuscita della manifestazione che ha coinvolto numerosissime
realtà del territorio bergamasco, tra le quali il nostro
Gruppo.
Il grande impegno lo si era capito fin dalle prime riunioni organizzative
alle quali sono subito seguite le iscrizioni dove la percezione
dell'importanza dell'evento ha coinvolto via via sempre più
simpatizzanti fino a superare abbondantemente i tremila iscritti.
Tutto è pronto manca solo la cosa più importante
in Presolana, la sola che può bloccare o rendere meraviglioso
l'appuntamento ed è risaputo che questa cosa sono le condizioni
meteo.
Si sta con il fiato sospeso fino a venerdì sera quando
gli esperti decretano il "sì, si può fare"
e quindi tutta la macchina organizzativa si mette in moto.
Comincia l'avvicinamento ai posti destinati nei vari campi avanzati
che costituiscono i punti di raccordo attorno ai quali arrivano
e partono le cordate che cingeranno la Montagna.
Partendo dalla baita Cassinelli e lungo tutto il periplo del meraviglioso
massiccio, sono 18 i campi avanzati e molti organizzatori e non,
preferiscono arrivare ai vicini rifugi il sabato per godere di
più e vivere a pieno queste bellezze delle nostre montagne.
Tutte sono proprio belle ma la Presolana merita davvero l'appellativo
di "REGINA" delle Orobie, con le sue pareti e forme
regali incute rispetto e un doveroso inchino, soprattutto dopo
averne saputo di più sulla sua storia e sulla sua gente
raccontata con vera passione dal sindaco di Colere, in un'insolita
serata al Rifugio Albani, per contribuire all'evento e pubblicizzare
il suo interessante libro sul disastro della diga del Gleno.
Un
fatto quasi ignorato e dimenticato, eppure un disastro di enorme
portata che merita di essere ricordato e approfondito alla luce
della rilettura delle carte processuali che troppo frettolosamente,
quasi cento anni fa, erano state redatte e archiviate.
Noi del gruppo GEM, destinati al campo avanzato 13 ad un km dal
rifugio Albani tra il colle della Guaita e l'attacco alla ferrata
del Passo della Porta, cominciamo il nostro trepidante avvicinamento
il sabato mattina dal parcheggio degli impianti di Colere dove
già si pregusta l'avventura con altri organizzatori intenti
nei preparativi.
Chi sale con la seggiovia, chi a piedi per il sentiero normale
e chi fa il giro più lungo, ma bellissimo per la Val Conchetta
in una giornata caldissima e afosa: ovviamente, non ancora stanchi,
non manchiamo anche la salita ai 2427 metri del Ferrante.
Si passa quindi il pomeriggio e la sera a socializzare gioiosamente
con i presenti ed i rifugisti e non mancano nemmeno gli arrampicatori
famigliari della "REGINA": tutti non vedono l'ora che
arrivi domani per partecipare a questo attesissimo evento.
Infatti si dorme poco e male disturbati anche da 4 balordi rumorosi
che saliti in auto dal paese hanno ben pensato d'anticipare la
festa con mortaretti e fuochi d'artificio: erano le 2,30 del mttino!
Prestissimo siamo fuori a scrutare il cielo un po' nuvoloso e
fa freschino: speriamo bene.
Ore 8,00 i sette capi cordata del campo avanzato 13 coordinati
dal responsabile del campo (il nostro Presidente) ricevono le
corde da 70 metri da posizionare sul sentiero: si parte, l'evento
sta per iniziare e tutti i presenti cominciano a spostarsi verso
i settori a loro assegnati.
Si posizionano le corde lungo i sentieri e i ghiaioni che caratterizzano
questo versante della Montagna e ormai anche la gente sta arrivando
sempre più numerosa per prendere posizione lungo le corde
.
Verso le 10 del mattino si è già ai propri posti
con la fettuccia e moschettone allacciati alla corda, con la targhetta
numerica e l'identificazione effettuata.
Un colpo d'occhio spettacolare e l'atmosfera meravigliosa: oltretutto
nel nostro tratto ci sono tanti giovani scalvini che ben conoscono
le montagne di casa.
Lo slogan principale di questo evento è " la montagna
per tutti", ma anche "amare la montagna" e noi
lo dimostriamo abbracciando simbolicamente la "REGINA"
delle nostre montagne.
Ecco, ecco arriva l'elicottero per il giro di controllo e quindi
il sorvolo ufficiale con l'operatore Matteo Zanga che immortala
istantaneamente tutta la cordata.
Che emozione!
Saluti, sorrisi e urla di gioia riempiono gli anfratti della montagna
che sembra apprezzare questa spontaneità regalandoci un
cielo azzurro e un sole meraviglioso.
Come vorremmo essere su quell'elicottero!!!
Non è finita, dobbiamo aspettare l'ordine di "rompere
le righe" perché prima bisogna verificare che le riprese
ottime perche le stesse dovranno testimoniare la continuità
della cordata attorno al massiccio ai fini del primato.
Arriva l'OK, tutto apposto, ma continua la giornata con commenti
e condivisione delle emozioni e felicitazioni, tutti consapevoli
di aver partecipato ad una cosa grande, unica, irripetibile "UN
PRIMATO MONDIALE", dimostrando soprattutto l'amore che gli
orgogliosi Bergamaschi provano per le loro montagne.
Nel ritorno ci si rende conto del flusso dei partecipanti ed anche
al bar è quasi impossibile bere un caffè.
Ora, bisogna portare l'elenco con i nomi delle persone legate
alle corde del nostro campo avanzato e sottoscritto dai capi cordata
alla base operativa alla Cassinelli, ed il nostro corriere espresso
podistico e "Alpino" Bepi, nonché Francesco,
si presta al compito ed in un'ora circa va e torna dal Passo della
Presolana alla Cassinelli assolvendo con caparbietà all'incombenza:
BRAVISSIMO!!
Anche il GEM conserverà gelosamente tutte le foto a ricordo
dei due giorni trascorsi così intensamente.
Ottima anche la giornata dal punto di vista del meteo: si temevano
temporali dal primo pomeriggio, ma fortunatamente il tempo ha
tenuto fino a sera con solo qualche nuvoletta passeggera.
Si direbbe che anche il cielo non poteva rimanere indifferente
a tanta buona volontà ed ha voluto partecipare all'abbraccio
della Presolana con tutti noi.
A proposito: la cordata della Presolana
è entrata caparbiamente nel Guinnes dei Primati come la
cordata più lunga del mondo.